Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

mposta casa: via la Trise arriva la Iuc

Fonte: La Nuova Sardegna
26 novembre 2013

Stabilità, il governo porrà oggi la fiducia. Cartelle esattoriali da pagare ma senza mora. Via la norma sugli stadi

la manovra




di Vindice Lecis wROMA

Nell’affollato pantheon degli acronimi sulla casa arriva la Iuc, l’imposta unica comunale, che prende il posto della Trise, dalla quale sarà esentata la prima casa - per la parte immobiliare - fatta eccezione per gli immobili di lusso. Lo prevede l’emendamento dei relatori al ddl stabilità. La legge avanza a fatica, tra emendamenti e insidie politiche legate al voto di decadenza di Berlusconi. Ma per garantire il rispetto dei tempi, il governo ha deciso di porre la questione di fiducia, come annunciato dal ministro Dario Franceschini, ma «rispetteremo totalmente il lavoro del Parlamento». Berlusconi deciderà oggi se votare o meno la fiducia, ed Enrico Letta chiede a Forza Italia di dire «dopo la giravolta del 2 ottobre come intende porsi rispetto alla legge di stabilità». L’orientamento di Berlusconi sembra per il no e il passaggio all’opposizione, ma per Letta questo non destabilizzerà la maggioranza che avrà comunque i numeri. Il caso Berlusconi ha comunque costretto il governo a rinviare ancora una volta qualsiasi decisione sulla copertura della seconda rata dell’Imu. Ma è la questione dell’imposta sugli immobili a tenere banco. Giorgio Santini, relatore Pd, spiega che il governo ha «rispettato l’impegno di una riduzione generale delle imposte sulla casa e inoltre stanziamo 500 milioni in più ai Comuni per mantenere le stesse detrazioni previste dall’Imu». La prima casa sarà dunque esente dal nuovo tributo, con l’esclusione degli immobili di lusso e manterrà la ripartizione tra tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili. Per la seconda casa cambia il massimale che viene ridotto al 10,6 per mille, con detrazioni a partire da 200 euro e 50 per figlio fino a 4. Il governo ha modificato la contestatissima norma sugli stadi e l’ultima parola sarà al Parlamento che voterà un testo dove sono assegnate risorse solo per sicurezza, sviluppo e ammodernamento di impianti già esistenti. Non quindi per costruzione di nuove strutture con margini di discrezionalità e rischi di speculazione edilizia. Nel ddl è inserito anche il capitolo Equitalia, con la determinazione di interessi zero per la cosiddetta rottamazione delle vecchie cartelle. Tuttavia i contribuenti dovranno pagare il 100% delle importo delle sanzioni. Dunque si pagano imposta e sanzioni ma non la mora. In arrivo anche una delega regolamentare sulla contestata sdemanializzazione delle aree prossime alle spiagge per modificare le concessioni d’intesa con la Ue e definire il passaggio alle Regioni. Con i tempi strettissimi, la riunione dei capigruppo si terrà oggi, mentre il governo attende il doppio voto fiducia-decadenza di Berlusconi per riconvocarsi martedì o mercoledì per discutere tra l’altro dell’abolizione della seconda rata dell’Imu. «Il maxiemendamento del governo - ha assicurato il sottosegretario alla Presidenza, Giovanni Legnini - se la commissione riuscirà a concludere i lavori e a dare il mandato ai relatori, conterrà le modifiche approvate dalla commissione Bilancio». Sul fronte delle scelte di governo e Parlamento arriva l’insoddisfazione di Susanna Camusso. La leader della Cgil ha ricordato che il sindacato ha «appena fatto uno sciopero generale» e che è intenzionato a «proseguire le forme di mobilitazione ma siamo rispettosi delle condizioni difficili che vivono i lavoratori». Ma i contenuti della legge non piacciono alla Cgil che non vede la svolta sull’equità e sul fisco chiesta durante gli scioperi territoriali. Il voto di fiducia preoccupa «se la legge di stabilità continua l’iter con questi contenuti, meglio se prosegue il dibattito alla Camera« perché «deve trovare un’anima che oggi non ha in relazione ai problemi del Paese». Scontento anche sul fronte delle banche con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli che contesta l’aumento dell’acconto Ires. «Siamo abituati alle solite misure che in autunno vengono di nuovo riproposte: la politica fiscale di questo governo è scarsamente innovativa», ha affermato.