Rassegna Stampa

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Jaime Lai:"Caro Zedda, ti sei chiuso a guscio e non ascolti i giovani"

Fonte: web Castedduonline.it
22 novembre 2013

 

Intervista a Jaime Lai, il ragazzo di Pirri protagonista del litigio di ieri col sindaco Zedda: "Pirri sprofonda e lui pensa ai lavori sotto il LIbarium: io sono scappato in Thailandia dopo 4 anni di lavoro precario. Zedda non ha più orecchie per ascoltare i suoi elettori".

Autore: Redazione Casteddu Online il 21/11/2013 13:05

“Nessun ripensamento sul litigio col Sindaco e sicuramente non penso di aver esagerato”. Parla Jaime Lai, il ragazzo che ieri ha lasciato un messaggio non poco provocatorio sulla bacheca facebook di Massimo Zedda. “ E' che dopo aver visto le drammatiche immagini di Olbia, ho provato a immaginare cosa sarebbe potuto succedere a Pirri, in Piazza Italia. Sto solo cercando di spronarlo ad essere più determinato e deciso in quello che fa - ribadisce il pirrese - perché non mi sembra molto cosciente”. E' questa la risposta che dà oggi a Castedduonline il 33enne, Jaime Lai, in seguito al diverbio avuto meno di 24 ore fa con Massimo Zedda, scatenato da un messaggio esplicito sull'operato del primo cittadino lasciato sulla sua bacheca facebook: “Pirri sprofonda sempre di più ogni anno e tu stai pensando ai rocciatori per la messa in sicurezza sotto il Libarium dove ci sono solo parcheggi. Non ho ancora capito se sei scemo o ci stai prendendo per c …”.

Il commento lasciato ieri dal giovane pirrese, non sarebbe stato il primo, come afferma lo stesso Jaime : “Quello di ieri sarà stato l'ennesimo messaggio che ho mandato al sindaco dalla sua elezione. Solo che ieri ha risposto. Il vero problema – accusa Jaime - è che si è chiuso in un guscio di cristallo e non ha più orecchie per ascoltare i suoi elettori”. Jaime Lai, il 33enne di Pirri, ieri ha acceso un vespaio sul social network provocando le ire e la risposta piccata e inaspettata del primo cittadino, scrive da lontano. Attualmente lavora a Phucket dove gestisce un hotel. Jaime si è trasferito un anno fa in Thailandia, perché racconta “ dopo quattro anni di lavoro precario, non mi è stato rinnovato il contratto”. Come tanti giovani anche lui ha lasciato la sua terra per cercare fortuna altrove, terra che rimane sempre nei suoi pensieri e per la quale soffre non poco la lontananza. “Non smetterò mai di amare la mia terra,a cui sono fortemente legato, e dopo i danni provocati dalle alluvioni degli anni passati, credo che il buon senso porti a risolvere i problemi di primaria importanza. Spero che non ci debba scappare il morto per risolvere il problema”.