Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Progetto Chernobyl, mille gli ospiti in arrivo ogni anno

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2008

Chi può ospitare i piccoli



Il programma di accoglienza per l'estate 2009 è cominciato: da oggi le famiglie interessate a ospitare un bambino bielorusso tra luglio e agosto possono rivolgersi all'associazione Sardegna Belarus per dare la loro disponibilità. Le iscrizioni scadono a metà febbraio. Ogni anno, attraverso il progetto Chernobyl arrivano in Sardegna mille piccoli ospiti, di cui 550 soltanto a Cagliari.
LA SALUTE La maggior parte di loro proviene dai centri che si trovano nel sud della Bielorussia, quelli più vicini all'Ucraina e a Chernobyl, la città dove c'è stata l'esplosione nucleare che ha contaminato l'ambiente di radiazioni, rendendo la loro salute a rischio. «Il territorio della Bielorussia è stato quello più colpito», sottolinea il rappresentante di Sardegna Belarus Giuseppe Carboni. «Per chi abita in quelle zone un mese di soggiorno in una città come Cagliari, vicino al mare, dove ci si nutre di alimenti non contaminati, significa tanto perché è in grado di far perdere ai bambini dal 30 al 50 per cento del cesio-137 presente nel sangue a causa delle radiazioni assorbite. Questo significa che più aumenta il periodo di soggiorno in ambienti diversi da quelli dove vivono, più diminuisce il rischio che questi giovani si ammalino di tumori, leucemie e altre malattie gravi».
SOLIDARIETÀ Su questi temi i cagliaritani sono sempre stati molto sensibili e pronti a offrire la loro solidarietà: dal 2000 (l'anno in cui si è costituita ufficialmente l'associazione Cittadini del mondo alla quale fa capo Sardegna Belarus) fino a oggi sono stati ospitati in Sardegna più di 4.500 bambini. Ma il totale è superiore perché il programma di accoglienza è iniziato molti anni prima. Ultimamente, però, le richieste sono diminuite: «In questo momento il progetto sta subendo una fase di contrazione, forse per gli effetti della crisi che scoraggia molte famiglie a sostenere le spese di viaggio, o forse perché Chernobyl è ormai visto come un problema lontano», ricorda ancora Carboni. «Ma purtroppo la realtà è un'altra, se si pensa che la quantità di cesio-137 si dimezza in 35 anni. Questo significa che la stragrande maggioranza di coloro che sono nati in quelle zone dal 1986 a oggi presenta questo problema».
I CONTATTI Per partecipare al programma, che Sardegna Belarus porta avanti assieme al “Centro italo-bielorusso di cooperazione e istruzione Sardegna” di Minsk, è possibile contattare l'associazione ai numeri 070/655759 e 333/6811005 o scrivere all'indirizzo cittadinidelmondo@tin.it. ( n. p. )

13/12/2008