Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fondazione, casse vuote Milia: «Salveremo il salvabile»

Fonte: La Nuova Sardegna
15 novembre 2013

CULTURA IN BOLLETTA



CAGLIARI Il teatro lirico è in bolletta e dalla Regione arrivano informazioni inquietanti: «Sono saltati i soldi del contributo 2013, l’ultima tranche - annuncia Massimiliano Cecalotti, del sindacato interno - il milione e 450 mila euro del progetto Shardana e se non verranno sbloccati entro il 22 novembre gli otto milioni del prestito straordinario perderemo anche quelli. In tutto arriverebbe un milione e mezzo, ma con 600 mila euro da versare per la previdenza non basta neppure per assicurare gli stipendi di fine anno». L’idea è di organizzare una protesta clamorosa, ma l’assessore ai Beni culturali Sergio Milia stempera i toni e allarga le braccia: «Convocheremo i sindacati del Lirico la prossima settimana e spiegheremo la situazione, abbiamo appena 10 milioni da distribuire in tutto il settore dei beni culturali, ne mancano 30-35 e sono migliaia di buste paga, io non intendo fare figli e figliastri. Salveremo il salvabile, ma la verità è che stiamo andando verso la bancarotta». Poi i conti: «Con quello che l’assessore al bilancio Alessandra Zedda mi ha garantito salderemo l’ultima tranche del contributo ordinario per il 2013 e una parte del prestito, due o forse tre milioni. Il resto rimane impegnato e non si perde, si pagherà più avanti. Forse avremo una nuova apertura di credito a fine novembre e vedremo cosa si potrà dare al teatro lirico. Conosco i problemi finanziari della Fondazione e purtroppo sono comuni a tutti gli operatori della cultura - avverte Milia - e io sto cercando di non staccare la spina a nessuno, sapendo che è un momento molto difficile». Momento difficile anche per il presidente della Fondazione Massimo Zedda, che dopo il siluramento della Crivellenti da parte del Tar e l’accelerazione dell’inchiesta giudiziaria in cui è indagato per falso e abuso d’ufficio dovrà affrontare l’esame della Corte dei Conti: ha ricevuto un invito a dedurre legato gli ormai famosi 203 mila euro versati al sovrintendente Gennaro Di Benedetto come buonuscita. Zedda dovrà spiegare ai magistati contabili i termini della decisione e il perché. (m.l)