Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Eusebio in festa per i suoi 50 anni

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2008

Is Mirrionis. Oggi il quartiere celebra la parrocchia fondata nel 1958 dall'Arcivescovo Paolo Botto



Religione e supporto sociale. É il ruolo svolto dalla parrocchia di Sant'Eusebio nei suoi 50 anni di attività. Oggi la chiesa di via monsignor Piovella festeggia l'anniversario di fondazione, essendo stata istituita dall'arcivescovo del tempo, Paolo Botto, il 15 dicembre 1958.
OGGI LA MESSA E oggi alle 18 l'arcivescovo, monsignor Giuseppe Mani presiederà una solenne concelebrazione con i parroci che si sono alternati in tutti questi anni: Francesco Alba, Antonio Porcu, Paolo Alamanni, Eliseo Mereu, Giuseppe Cadoni.
LA STORIA Cinquant'anni andati di pari passo con la crescita e lo sviluppo del quartiere di Is Mirrionis. Prima della fondazione della parrocchia, l'assistenza religiosa veniva garantita dai frati conventuali dell'Annunziata che celebravano le funzioni in una chiesetta vicina alla prima sede regionale di Radio Sardegna, nell'odierna via Tuvumannu. Un quartiere in espansione, ma anche molto povero, inizialmente quasi un ghetto, per la presenza di 400 famiglie, che abitavano nei casermoni, accanto a quello che è poi diventato l'Ospedale SS. Trinità. Poi la novità: «La parrocchia inizialmente non era in via monsignor Piovella», ricorda Romolo Dell'Orfano, presidente del Comitato sant'Eusebio, «ma in un magazzino Ina Casa di via Is Mirrionis. Un locale era destinato ai riti religiosi, quello accanto era sacrestia, ufficio parrocchiale e casa del parroco».
GRANDE TERRITORIO Una parrocchia che si estendeva in un grande territorio, perché allora non c'erano quelle di San Massimiliano Kolbe e dei Santi Pietro e Paolo». Gli inizi furono durissimi, anche perché l'attività del primo parroco, don Francesco Alba coniugava evangelizzazione e promozione umana: il sacerdote portò il primo asilo, il doposcuola per i ragazzi, una scuola di cucito, una di dattilografia.
LA COSTRUZIONE Pian piano la crescita e il cambiamento: nel 1962 ci fu la posa della prima pietra della vecchia chiesa, inaugurata un anno dopo e ora destinata alle aule del catechismo, poi nel dicembre del 1971 nacque il nuovo tempio, consacrato dall'arcivescovo Sebastiano Baggio il 16 gennaio 1972. «La parrocchia», spiega l'attuale parroco don Giuseppe Cadoni, «è stata un luogo di crescita civile, religiosa e culturale. Ha svolto un ruolo suppletivo dello Stato ed è stata un centro di aggregazione.
ALESSANDRO ATZERI

15/12/2008