Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Studenti in piazza con i lavoratori

Fonte: La Nuova Sardegna
12 dicembre 2008

VENERDÌ, 12 DICEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

QUESTA MATTINA



In marcia sia con la Cgil che con i Cobas e poi tutti uniti a parlare con la gente




CAGLIARI. A fianco dei lavoratori, per sostenere le ragioni della loro protesta, ma al tempo stesso equidistanti dai sindacati che per lo sciopero generale di oggi, in città hanno organizzato due manifestazioni distinte. Davanti all’imbarazzo creato dalla spaccatura tra le sigle rappresentative dei lavoratori, gli studenti universitari, riuniti sotto la sigla “Unicamente contro la legge 133”, hanno scelto una via d’uscita quasi simbolica: una parte di loro oggi marcerà con il corteo di Cobas, Cub, Sdl, un’altra parte sarà in mezzo a quello della Cgil. Alla fine si riuniranno per parlare alla gente di temi sociali.
“Unicamente per l’unità di studenti e lavoratori”: è questa la scritta scelta dagli universitari per il grande striscione che li distinguerà stamattina. Ma dietro al grande lenzuolo non ci saranno solo loro: sfileranno anche gli studenti medi del neonato gruppo Studenti attivi, e i dottorandi precari della sigla Doctor precari. Spiega Enrico Puddu, tra i portavoce del gruppo Unicamente contro la legge 133: “Dopo mesi in trincea a protestare contro i tagli all’università, il nostro movimento è diventato più maturo, ampliando i suoi orizzonti anche ad altri temi di rilevanza sociale. Lo sciopero generale è uno di questi”. Tuttavia la spaccatura tra i sindacati ha messo i ragazzi, restii a qualsiasi etichetta, in grande imbarazzo. Anche perché, spiega Enrico Lallai, altro esponente del gruppo per la facoltà di Lettere e filosofia, ‹‹in questo modo, piuttosto che fare fronte unico contro il governo, si fa il suo gioco››. Una situazione, aggiunge Lallai, che ‹‹non volevamo›› e che ‹‹ci ha spinti a pensare di partecipare a entrambi i cortei››. Così oggi, una delegazione di studenti si darà appuntamento in piazza Garibaldi, da dove partirà la manifestazione organizzata da Cobas, Cub, Sdl, un’altra partirà, più tardi, da piazza Giovanni XXIII, col corteo della Cgil. Le due delegazioni si riuniranno, poi, all’incrocio tra via XX Settembre e via Roma per un sit-in di protesta che, accanto alle doglianze dei lavoratori, metta sul piatto anche i crucci del mondo dell’istruzione. ‹‹Vogliamo far capire alla gente - dice Matteo Guarantiello, della facoltà di Ingegneria - che lo smantellamento dell’istruzione pubblica è solo parte di un progetto più ampio, con cui il governo punta a sottrarre risorse a chi ne ha più bisogno per recuperare un sistema economico in crisi››. Dello stesso avviso gli studenti medi, ‹‹molto meno manovrabili - avverte il loro rappresentante, Luca Lixi - di quel che qualcuno pensa››. E dato che si tratta di uno sciopero per i diritti dei lavoratori, si faranno sentire anche i dottorandi di ricerca dell’università: un esercito oberato di lavoro, dice la loro portavoce Claudia Ortu, ma che opera con contratti precari. E quindi, senza alcuna garanzia per il futuro.
Sabrina Zedda