Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ecco frutta e verdura a chilometro zero

Fonte: La Nuova Sardegna
8 novembre 2013

BENI DISMESSI»ACCORDO CON LA REGIONE
 
 
Pronto il mercato dal produttore al consumatore progettato da Coldiretti nell’ex deposito aeronautica a Monte Urpinu 
 

 
 
 
 



CAGLIARI E’ tutto pronto al mercato all’aperto allestito dalla Coldiretti nell’ex deposito dell’aeronautica militare ai piedi di Monte Urpinu, versante Molentargius. La Regione entrata in possesso del bene dismesso dal ministero della Difesa lo ha assegnato alla Coldiretti che ha presentato un progetto di «rilevante interesse pubblico». Dalla sommità di Monte Urpinu si vede il padiglione coi portici che ospiterà il mercato dal produttore al consumatore aperto anche la domenica. Un’iniziativa che non si ferma alla compravendita di prodotti a chilometri zero provenienti dalle campagne sarde. Il progetto Coldiretti prevede anche un museo dell’agricoltura e un altro padiglione dedicato alla didattica: nella cittadella dell’agricoltura sarda si promuoveranno momenti di coinvolgimento della popolazione per favorire la diffusione di un’educazione alimentare corretta. Le idee sono molte. Innanzitutto inaugurare un rapporto costante con le scuole per far crescere la consapevolezza dei giovani sul fatto che un’alimentazione di qualità è condizione fondamentale per coltivare la propria salute e un generale benessere. Un altro argomento che attraverso la cittadella si vuole far conoscere in modo capillare riguarda la potenzialità economica per la Sardegna del settore agricoltura. Spiegano gli esperti che la potenziale agricoltura sarda ha già un mercato da conquistare: quello interno.

Si importa più dell’ottanta per cento della frutta e della verdura che consumiamo, le percentuali andrebbero ribaltate o comunque riportate a numeri più compatibili con le esigenze di qualità che crescono.L’impegno è di lanciare una promozione permanente del concetto di chilometro zero: consumare prodotti che non abbiano attraversato il mare, le montagne e qualche volta anche gli oceani, a vantaggio della salute dei consumatori e dell’economia isolana. Un processo lungo, perché tante braccia sono state portate via alla campagna negli ultimi decenni, ma che, Coldiretti in testa, le associazioni hanno intenzione di promuovere a tutti i livelli. Stimolare la richiesta di prodotti di questo tipo da parte della popolazione è il primo necessario passo. L’idea incontra il favore dei consumatori anche per un altro motivo: il costo dei prodotti è ovviamente più basso perché si salta almeno due mediazioni, quella del grossista e quella del venditore al dettaglio.In altre regioni d’Italia l’incontro produttore consumatore viene promosso in maniera più occasionale, fiere domenicali e mensili stanno crescendo di numero, lo stesso per ora succede in Sardegna anche perchè fino a questo momento non c’è mai stato uno spazio pubblico strutturato per essere mercato permanente così come gli altri mercato oggi funzionanti.Salutato con favore dalle associazioni dei consumatori, il mercato diretto dei produttori dovrà trovare un punto di equilibrio con la rete dei commercianti al dettaglio. Ma anche su questo si sta lavorando perché c’è posto per tutti coloro che vogliono promuovere sempre più spesso la qualità dei prodotti e la loro salubrità. Nelle prossime settimane il mercato verrà presentato con un’inaugurazione ufficiale, l’attesa è grande perché è una struttura innovativa. Anche sul piano piano urbanistico: in città è anche uno dei primi esempi di riuso dei beni militari dismessi.