Rassegna Stampa

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La Sardegna nei souvenir rappresentata da coppia di mafiosi

Fonte: web cagliaripad.it
29 ottobre 2013

Statuina in via Baylle: un uomo con la coppola in testa, i baffi, una cravatta rossa sulla camicia bianca e un completo nero e la scritta: "u mafiusu", sotto le canne di un fucile. La donna accanto: velo nero in testa, vestito tradizionale. Nel piedistallo la dicitura: Sardegna


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La Sardegna secondo i produttori di souvenir: un uomo con la coppola in testa, i baffi, una cravatta rossa sulla camicia bianca e un completo nero. Il tutto accompagnato da una scritta: "u mafiusu". Sotto, per completare il quadro, spuntano anche le canne di un fucile. Che, a occhio e croce, potrebbe sembrare una lupara. La donna accanto? Velo nero in testa, vestito tradizionale bianco e rosso. Anche lì c'è una didascalia: "a mafiusu". Nel piedistallo, bianca su sfondo marrone, la dicitura: Sardegna.

   Un po' di confusione: vero che si parla sempre del pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata. Ma, a quanto raccontano gli esperti, nell'isola la mafia  in pianta stabile, non c'è e non c'è mai stata. È una statuina tra le tante messe in vendita in un negozio di souvenir in via Baylle, nel cuore della Marina, a pochi passi dal porto. Un errore che sicuramente non farà fare salti di gioia ai puristi dell'identità sarda.

   Il souvenir si trova in mezzo ad altri prodotti dello stesso tipo in cui l'essenza della Sardegna è rappresentata dai soliti clichè: un faro sul mare azzurro, una pecora, un nuraghe o un cestino con vino e pecorino.