Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Edilizia Privata, arriva la task force

Fonte: L'Unione Sarda
28 ottobre 2013

COMUNE. Il piano costerà 895mila euro. Il sindaco Zedda: «Creeremo anche nuova occupazione»

 

Condoni, 19 nuove assunzioni per snellire le 7800 pratiche ferme

Quasi ottomila pratiche ferme sono tante. E diventano una montagna insormontabile se i tecnici degli uffici sono pochi e costretti a lavorare ancora senza un adeguato supporto tecnologico. L'Edilizia Privata del Comune si sa, è da tanto tempo una giungla, anche per colpa delle tante pratiche di condono edilizio che sono state presentate negli anni. Quasi 31mila, delle quali circa ventiduemila portate a compimento, più o meno mille in fase di definizione e 7800, invece, bloccate. Per questo l'amministrazione ha creato una task force per smaltire il più possibile il lavoro che dal 1985 si è accumulato negli uffici.
I NUMERI Un “cantiere” composto da 19 persone selezionate sulla base di competenze tecniche ed esperienza specifica nel settore delle pratiche edilizie: l'obiettivo è di riallineare le tempistiche dell'Edilizia Privata agli standard ottimali di risposta. Le figure professionali individuate sono 2 ingegneri, che coordineranno le attività del cantiere, 12 geometri istruttori, 3 archivisti per la digitalizzazione della banca dati, un ragioniere a supporto delle attività amministrative e un impiegato a supporto dei gruppi di lavoro. «Dietro 7800 pratiche da smaltire - sottolinea Davide Carta (Pd) - ci sono tante famiglie che attendono risposte che l'amministrazione deve dare».
IL PROGETTO Il cantiere durerà 16 mesi, ma è inserito in un progetto di medio periodo: andrà a incastrarsi perfettamente con l'appalto imminente per l'evoluzione organizzativa del servizio Edilizia Privata, storicamente una delle maggiori criticità per l'amministrazione, che produce ritardi in numerose altre pratiche connesse. Un progetto, tra l'altro, creato anche dopo una serie di incontri fatti con i rappresentanti l'ordine degli Ingegneri.
LA SPESA Per il cantiere sono stati stanziati 895mila euro, quasi interamente destinati alla retribuzione dei nuovi impiegati: appena il 3% delle risorse sarà destinato all'acquisto di materiali e attrezzature. Si creano, quindi, nuove opportunità di lavoro attraverso selezione pubblica per disoccupati con titolo di studio superiore.
IL SINDACO Il sindaco Massimo Zedda spiega anche il motivo per cui si è deciso di puntare su nuove assunzioni di alta professionalità, visto che i soldi per i cantieri solitamente vengono utilizzati per altri lavori: «Con lo snellimento delle pratiche si verranno a creare ulteriori posti di lavoro nel settore dell'edilizia, ci saranno dunque benefici che andranno al di là delle assunzioni fatte dal Comune». Poi spiega a cosa sono dovuti i ritardi dell'Edilizia Privata: «L'assenza delle nuove tecnologie è stata determinante, ma a questo bisogna aggiungere anche la riduzione del personale all'interno degli uffici che c'è stata negli ultimi anni».
L'ASSESSORE L'assessore all'Urbanistica Paolo Frau dà la colpa anche ai tanti condoni edilizi che si sono susseguiti dagli anni '80: «Sono stati ideati male - spiega - perchè non prevedevano l'assunzione di personale adeguato a sopportare la mole di lavoro che si è poi venuta a creare». Insomma, il paradosso è che più pratiche arrivavano, meno personale veniva messo a disposizione della pubblica amministrazione: «E infatti il problema riguarda tanti Comuni italiani, non certo solo il nostro». Poi chiarisce che il servizio avrà un costo: «Sono state previste oblazioni e oneri concessori che finanzieranno questo intervento». E conclude: «A grandi linee, considerando che Cagliari ha 150mila abitanti e che in ogni casa abitano tre persone, gli alloggi sono 50mila. Di questi, per più di 30mila è stato chiesto il condono edilizio».
Piercarlo Cicero


LE STORIE. Le esperienze di costruttori e ingegneri, le categorie più danneggiate da ritardi e cavilli

Tempi lunghi e nessuna certezza

Dall'insegna del negozio al Piano casa: si può rimanere in attesa anche due anni

 


Attese infinite per un'insegna da cambiare, qualche millimetro di troppo, quattro giorni di fila per un parere, un progetto che prima va bene e poi no. Cose che possono succedere negli uffici dell'Edilizia Privata.
Capita che un negozio deve cambiare insegna tra mille punti interrogativi che bloccano il progetto due anni.
Oppure succede che a un cagliaritano arriva una lettera del Comune in cui c'è scritto che nella sua casa sono stati compiuti dei lavori con una volumetria sbagliata. L'errore era nel calcolo dell'altezza: l'ingegnere aveva superato il limite di pochi millimetri.
C'è poi la volta che una società decide di usufruire del Piano casa per un edificio, i tecnici presentano la documentazione sicuri di avere tutto in regola. Ma non è così. Capita di sbagliare, se non fosse che le osservazioni del Comune arrivano dopo un anno.
E che dire della veranda di un cortile interno che i proprietari di un'abitazione in centro vorrebbero chiudere. Presentano il progetto a ottobre dell'anno scorso, a luglio ancora dal Comune non era arrivata una risposta.
Il problema c'è soprattutto per i costruttori. Uno di loro ottiene un condono edilizio, ma ha bisogno dell'agibilità della struttura per fare in modo che si possa aprire un esercizio commerciale. L'ingegnere che si sta occupando della questione si presenta quattro volte negli uffici per chiedere un parere ai tecnici, come muoversi. Per un motivo o per l'altro ancora non riesce a parlare con gli impiegati.
La storia più particolare è quella di un signore che decide di attuare dei cambiamenti alla sua abitazione col Piano casa. Presenta il progetto, ma gli viene spiegato che non va bene, ci sono alcuni accorgimenti da attuare. Il cittadino esegue tutte le direttive, ed è di conseguenza costretto a spendere soldi per un nuovo progetto. Quando è pronto, viene ricevuto da un altro impiegato, che gli dice che le modifiche non vanno bene. Era corretto il progetto precedente.


La novità

Quasi pronta
la rivoluzione
coi fascicoli
elettronici

Il cantiere aperto per smaltire le migliaia di pratiche bloccate che riguardano i condoni edilizi non è l'unico progetto previsto dall'amministrazione comunale per cercare di rendere efficiente il servizio Edilizia Privata.
Il sindaco Massimo Zedda e l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau hanno infatti fatto sapere che a breve sarà presentato il progetto di “reingegnerizzazione”, una vera e propria evoluzione organizzativa del servizio Edilizia Privata, che prevede la procedura di esame delle pratiche con le tecniche più moderne del project management: «Di fondamentale in questa progettazione complessa e innovativa - spiega Frau - ci sarà la digitalizzazione delle pratiche, organizzate per fascicoli elettronici e gestite tramite la banca dati immobiliare di prossima realizzazione». Insomma, l'amministrazione non sta lavorando solo per risolvere la situazione del condono edilizio, ma per regolarizzare il lavoro di tutti gli uffici.
Una svolta all'insegna della tecnologia, insomma, attesa da anni e che finalmente sta per arrivare. (p.c.c.)