Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ex Unilever, esposto sui lavori mai denunciati

Fonte: La Nuova Sardegna
25 ottobre 2013

 
 
 
 
 



CAGLIARI Ci hanno messo un po’ di tempo per raccogliere il materiale, ma alla fine i lavoratori dell’ex Unilever, la società che produceva gelati nello stabilimento di viale Marconi, hanno deciso di presentare un esposto alla procura della Repubblica sui lavori avviati all’interno della fabbrica che l’avrebbero modificata radicalmente senza peraltro alcuna autorizzazione da parte del Comune. Lo stesso assessore all’Urbanistica del Comune, Paolo Frau, aveva dichiarato che nulla sapevano gli uffici di un presunto cantiere entro il recinto dello stabilimento. Invece, secondo le informazioni raccolte dai lavoratori che conoscono bene lo stabilimento in cui hanno lavorato per anni, all’interno del recinto la struttura risulterebbe modificata, con manufatti demoliti e cancelli eliminati. Non c’erano cartelli, l’estate scorsa, che spiegassero cosa si stava facendo nel cantiere e non sono stati trovati documenti in municipio che comunicassero l’inizio dei lavori. Come è noto lo stabilimento Unilever di Cagliari vantava una produzione in crescita e veniva portato a esempio di produttività. Improvvisamente 4 anni fa la produzione è cessata a vantaggio degli altri stabilimenti della multinazionale. Gli edifici di viale Marconi sono stati messi in vendita, un imprenditore cagliaritano aveva manifestato interesse all’acquisto, ma tutto si è fermato. Il plenipotenziario della Unilever aveva avuto contatti con la Regione, si era anche arrivati a un accordo per il reimpiego del personale in attività di interesse della Unilever, ma anche tutto questo preteso attivismo si è spento, mentre la Regione non ha brillato per l’impegno nel sostenere le ragioni dei lavoratori che non sanno ancora oggi spiegarsi perché da punta di diamante della produzione italiana di Unilever si siano ritrovati a spasso, e per alcuni, quarantadue persone, ancora oggi si deve parlare di disoccupazione (l’Unilever di viale Marconi era un “regno” di quasi 200 lavoratori, tra diretti, 85, e indiretti).