Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Uffici paralizzati: «Senza fondi tutela impossibile»

Fonte: La Nuova Sardegna
22 ottobre 2013

LA PROTESTA 
 

 
 
 
 
 



CAGLIARI Problemi organizzativi, pochi soldi per le missioni, pinacoteca da rilanciare. I dipendenti della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici di Cagliari e Oristano erano scesi in piazza Palazzo per denunciare tutte queste cose, protestare e incontrare il Prefetto di Alessio Giuffrida. E ora si aggiunge un'altra preoccupazione: «Non è ufficiale – spiega Teresa Steri, Rsu Cgil – ma sembra che il progetto sia quello di tornare alla suddivisione, poi bocciata dallo stesso ministero, della Soprintendenza in due uffici. Nel 2008 era stato deciso di dividere il settore architettonico paesaggistico da quello storico e artistico. Una esperienza fallimentare, sia per il personale, sia per la collettività. Tanto è vero che nel 2009 il Ministero aveva fatto marcia indietro è ripristinato la Soprintendenza mista. Ssarebbe una scelta non giustificabile: non si taglierebbero le spese e si complicherebbe il lavori dei dipendenti mettendo a rischio paralisi i servizi per la collettività». Risultato? Lo stato di agitazione continua. «Stiamo cercando di coinvolgere – continua Steri – i Comuni, la Regione, il mondo della politica: contiamo sul fatto che la nostra situazione possa essere portata in Parlamento con una interrogazione». Ci sono molti problemi, spiegano i dipendenti, ma forse la causa principale di quello che sta succedendo è il taglio di risorse a disposizione. «Stanno mancando – attacca Steri- anche i soldi delle missioni: come si fa a tutelare la nostra storia, i nostri beni se non si può andare a controllare?». Qualche settimana fa i dipendenti avevano mostrato in piazza la loro rabbia: artisticamente. Davanti alla prefettura avevano portato un cartellone con le foto del cimitero di Bonaria, di una statua della chiesa di Sant'Agostino, della miniera di Monte Narba e di palazzo Aymerich. E un'immagine simbolo. Manifesto- orologio con le lancette bloccate e la scritta: “soprintendenze ferme, è ora di farle ripartire”. (s.a.)