Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’identità di Baliani e i discorsi di Celestini

Fonte: La Nuova Sardegna
18 ottobre 2013

I due grandi teatranti tra gli ospiti della stagione di prosa del Cada Die accanto a Rossolevante e Bocheteatro 

di Roberta Sanna

 

CAGLIARI

Le voci e i racconti civili e sociali di Marco Baliani e Ascanio Celestini, la ricerca di Bocheteatro e Rossolevante, le produzioni di Cadadie e della scuola di arti sceniche, comporranno quest’anno la Stagione 2013 del Teatro La Vetreria in scena da sabato 26 ottobre a sabato 21 dicembre. Un cartellone, dice il direttore artistico Giancarlo Biffi «che si interroga sull’essere, senza pretendere di dare risposte perché il teatro si fa soprattutto domande», aggiunge. Domande sul nostro essere nel mondo, a cominciare dal primo titolo in programma, “Identità”, tema assai dibattuto in Sardegna, che Marco Baliani e Maria Maglietta, protagonisti dello spettacolo, differenziano in una pluralità di racconti, a partire dalla relazione con l’altro, dato che per definirsi occorre sempre il confronto tra “il chi sono io? e il chi sei tu?”. Parte da un interrogativo anche lo spettacolo di Bocheteatro, il sabato successivo, “Io di chi sono?”, scritto e interpretato da Monica Corimbi, che nasce dall’esperienza e dallo studio dell’affido familiare. Un’altra dimensione dell’identità, quella negata nell’ospedale psichiatrico, è al centro di “Benvenuto in…” (9 novembre) tratto dal libro di Giovanni Casula. In scena, diretti da Pierpaolo Piludu, Alessandro Mascia e Giorgio del Rio nel doppio ruolo di musicista e attore. Il 16 vanno in scena i “Ricordi di guerra” di e con Stefano Cipiciani, della compagnia umbra Fontemaggiore Teatro, piccola storia di un “fascio piccolo piccolo” di Perugia. Il 23 novembre arrivano i “Discorsi alla nazione” di Ascanio Celestini, nei panni di diversi tiranni che affacciati al balcone del Potere parlano senza più nascondere nulla. Come parlerebbero, spiega Celestini, «i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico». Dopo la ripresa di “Marea la vita in ogni respiro” (30 novembre) con Biffi e Piludu, il cartellone da spazio agli esiti scenici della scuola teatrale di Cadadie, con “Sogni” del laboratorio Migranti diretto da Alessandro Mascia (29 novembre), Cuore di paglia, diretto da Mauro Mou (il 7 dicembre), “Merdra city o del Magnifico”, studio di Piludu ispirato a Ubu re di Jarry, (il 14). Chiude il cartellone la compagnia Rossolevante con il progetto In Movimento, dal titolo “SMS Stop Making Sense”, uno spettacolo “sulla sicurezza dei corpi non conformi e le abilità differenti” che chiama in scena persone di età, genere, provenienza e psico-fisicità diverse. Completa la Stagione la parentesi letteraria “Libri in scena” con tre presentazioni. Saranno “L’occasione” di Marco Baliani, una storia sulle ferite lasciate dal terrorismo presentata dall’autore con Giacomo Casti e Francesco Scanu; “Quando c’era il futuro – Tracce pedagogiche nella fantascienza” il nuovo libro di Daniele Barbieri presentato con Federico de Virgilis, e “Incrocio di sguardi – conversazione su matti, precari, anarchici e altre pecore nere” di Ascanio Celestini e Alessio Lega, di cui Celestini parlerà con Paola Pilia.