Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Case come miniteatri. Ospiti Rampini e Rossella Urru, Salis suona in via Schiavazzi

Fonte: L'Unione Sarda
17 ottobre 2013

Sant'Elia invita Cagliari
alla festa da leggere e danzare

Da oggi appuntamenti di Carovana e Malik al Lazzaretto

 


Poteva diventare un ingorgo di iniziative, sarà una festa di idee. Da oggi per undici giorni - con una coda fino al 6 novembre - Carovana Smi (in collaborazione con Indisciplinarte) e Malik avranno il quartiere di Sant'Elia come quartier generale, palco e sala delle feste.
E come spiegavano gli organizzatori, proprio di una festa si tratterà, più che di un festival. Per l'esattezza di una “Festa di Arte e Comunità”: un riferimento all'eredità di Adriano Olivetti - l'imprenditore che immaginò una società a misura d'uomo sarà al centro degli incontri del 25 ottobre con Beniamino de Liguori Carino (Direttore editoriale di Edizioni di Comunità e Centro Studi Fondazione Adriano Olivetti), Alessandro Fonti e l'autore di BeccoGiallo Marco Peroni - ma anche una dichiarazione d'intenti. Cioè interpretare con leggerezza creativa - festosa, appunto - il quartiere, la città e il bacino del Mediterraneo come una comunità, attraverso gli interventi artistici studiati da Carovana e Indisciplinatamente e gli inviti alla lettura pensati da Malik in collaborazione con gli abitanti di Sant'Elia.
Non a caso la tappa inaugurale della Festa, in programma per oggi, sarà dedicata ad una delle anime del quartiere, la cooperativa dei pescatori, con una serata incentrata sul mare che vedrà protagonisti, tra gli altri, il maestro d'arti marziali indiane Jo Azer, le “Memorie sul mare” preparate da Giacomo Casti ed Arrogalla, più la produzione originale “Lamento al mare” curata da Carovana con Egidiana Carta e Luca Nulchis.
La giornata di domani sarà dedicata all'immigrazione, analizzata in due incontri. Il primo con Rossella Urru e Giacomo Sferlazzo, mentre Sarah Lukanic e Armando Gnisci approfondiranno il tema della transculturalità e della creolizzazione. Protagonista del 20 ottobre sarà Federico Rampini, giornalista e scrittore, che racconterà l'ingerenza della finanza nei governi democratici, mentre il sociologo francese Jean Louis Fabiani e lo spagnolo Mario Ortì Mata analizzeranno la funzione dei nuovi media nella Primavera Araba. A Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale nell'Università di Cagliari, e a Francesco Mola, ordinario di Statistica, il tema della “specialità sostenibile”.
Saranno prime regionali e nazionali le performance programmate da Carovana ed Indisciplinarte: da “Agoraphobia” con Daria Deflorian, in programma per il 25, fino alle “Miniatures” del 25, 26 e 27, piccoli spettacoli che andranno in scena nelle case di Sant'Elia curati da Laurent Pichaud, Kouloud Yassine, Pere Faura e Cristina Rizzo e che includono due miniatures originali a cura delle artiste sarde Donatella Cabras e Daniela Tamponi. Performance da sottolineare anche quelle della tunisina Alia Sellami, in programma oggi , mentre è insolito lo scenario del concerto di Antonello Salis domenica tra i palazzi di via Schiavazzi. Sarà in contemporanea con l'evento di Arts du Deplacement (Parkour) che per la prima volta porterà in Sardegna il francese Laurent Piemontesi e di Pittura murale con Federico Carta, in arte Crisa. Una performance sulla disabilità sarà allestita da Tony Clifton Circus, con Mission Roosvelt, mentre altre azioni saranno preparate da Caterina Poggesi, Stephan Duve, Gisella Congia, Maurizio Saiu, Jo Azer. La candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura nel 2019 sarà al centro del dibattito tra Julie Chenot, Rapporti Internazionali Marsiglia-Provenza 2013, e l'assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni previsto per sabato. Inediti anche i progetti dedicati alla “Human Library”, la libreria vivente curata da Maria Benoni e il “Coro delle Lamentele” preparato da Irma Toudjian.


Tra pasti per gli invitati, laboratori e performance casalinghe

Tutto il quartiere si mobilita
«Ma senza la cucina ideale...»

La prima condizione perché una festa riesca è l'entusiasmo del padrone di casa. E da questo punto di vista la Festa di Arte e Comunità programmata a Sant'Elia sembra pensata bene, a cominciare dall'inaugurazione di stasera con la cena offerta dai pescatori della cooperativa (ieri presenti alla conferenza stampa di presentazione di “Approdi” e “L'Europa dopo la pioggia”, le due iniziative rispettivamente di Carovana SMI e Malik che si intrecciano nella Festa).
Ma è decisamente significativa anche la disponibilità di molti residenti a ospitare nei loro appartamenti le performance messe in cartellone dagli organizzatori, trasformando le stanze della quotidianità in miniteatri per un pugno di spettatori alla volta, in nome di un'ospitalità che il quartiere aveva già dimostrato durante la lavorazione di “Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu. Anche il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi nei laboratori e quello programmato per gli interventi artistici sotto la direzione di Crisa vanno nella stessa direzione, ma forse il primo episodio di sinergia fra residenti, organizzatori e ospiti da citare sarebbe quello che vede in prima linea le donne di Sant'Elia Viva, una «associazione aperta a tutti i residenti del quartiere per migliorare e riqualificare il nostro quartiere», come recita sua la pagina facebook.
Saranno loro a garantire pranzi e cene “a prezzo politico” fino alla conclusione della Festa nonostante una defaillance inaspettata rispetto ai progetti dei giorni scorsi: «Avevamo chiesto la disponibilità della cucina dell'oratorio ma la risposta è arrivata solo in questi giorni e prevede dei costi che non potremmo sostenere. Peccato, perché un'iniziativa che coinvolge tutto il quartiere avrebbe meritato un impegno da parte di tutti». Il problema però non è insormontabile: «Cucineremo a casa nostra. Certo, magari le pietanze non arriveranno sempre calde ma troveremo il modo di organizzarci». ( cel.ta. )