Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Si parte con “Eucho”, la casa degli artisti

Fonte: La Nuova Sardegna
16 ottobre 2013

Cinquanta tra istituzioni e associazioni pronte a sostenere il progetto del Comune che coinvolgerà anche il resto dell’isola

LA SFIDA»CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA




di Stefano Ambu wCAGLIARI

La carica dei cinquanta per spingere Cagliari sul tetto culturale d'Europa. Ci sono Regione, Provincia, Anci e un'infinità di comuni soprattutto area vasta e Sulcis. Ma ci sno anche i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, il parco di Molentargius, Autorità portuale. E le imprese grandi e piccole con Confindustria, Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti. E poi Fondazione Banco di Sardegna, forse il primo partner che ci ha creduto davvero, cooperative e associazioni del settore artigianato. Sino agli immancabili alleati del mondo della cultura, della ricerca e dello spettacolo, dall'Universitá all’Ente Lirico sino al Crs4. C'è anche la benedizione della Diocesi. Ma le "iscrizioni" non sono ancora chiuse. Anzi c'è tutto un mondo che si può ancora costruire. Ieri, alla presentazione al "ridotto" del Teatro Massimo della precandidatura del capoluogo della Sardegna per la sfida della Capitale europea della cultura 2019 c'erano tutti o quasi tutti. Segno che la voglia di partire e giocarsela tutti insieme c'è. «È lo snodo di un processo molto profondo – ha detto l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni dal palco del Teatro (c'erano anche i colleghi del turismo e dell'urbanistica Barbara Argiolas e Paolo Frau- che coinvolge anche turismo, attività produttive, lavori pubblici, urbanistica. E che unisce un territorio che si sta unendo sotto un unico progetto». Da Cagliari al Sulcis cercando di abbracciare comunque tutta la Sardegna. Il Comune ha presentato i dossier al Ministero dei beni culturali lo scorso 20 settembre e parteciperà al "campionato" insieme ad altre ventuno città italiane. Alcune con testimonial, sponsor e organizzazione da grandi squadre. Tipo Perugia, sostenuta da Renzo Arbore o Bergamo, spinta da Ermanno Olmi. Gli obiettivi indicati nel progetto: trasformazione di Cagliari in un laboratorio di sperimentazione tra arte, scienza e tecnologia, innalzamento della qualità artistica e culturale, aumento dei collegamenti, sempre culturali, tra Cagliari ed Europa. Il logo c'è già ed è stato esposto all'esterno del municipio anche durante la visita del Papa: una grande C (che sta per Cagliari, cultura e capitale) da cui parte un filo rosso che termina sulla scritta Sardegna. Una delle prime iniziative presentate questo pomeriggio è l'Eucho, lo European culture home: prevede la partecipazione di cento artisti che saranno i protagonisti di un'area espositiva permanente in cui potranno da subito mostrare i loro lavori. Cagliari ospiterà anche alcune esperienze di nuovo teatro europeo: per ogni anno, dal 2015, si prevede l'approdo di almeno cinque istituzioni europee di produzione contemporanea. Tre arriveranno già dal 2014. Ci sarà anche un festival della storia e della letteratura. Gli appuntamenti coinvolgeranno non solo Cagliari, ma tanti altri comuni compresi i complessi ex minerari del Sulcis. Immagine, ma anche possibilità. Le chiede Cgil, ad esempio. «La candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura rappresenta una grande opportunità – ha detto il segretario della Camera del Lavoro Cgil Carmelo Farci – per il rinnovamento generale della città e per la creazione di nuove e qualificate occasioni di lavoro».