Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Disfunzione erettile: attenti al cuore

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2013

Iniziative oggi e domani

 

Di solito, per un errore culturale, si tende a chiedere aiuto soltanto quando il problema crea spiacevoli conseguenze nella vita quotidiana, quando, cioè, sotto le lenzuola diventa urgente la ricerca di una soluzione. È bene, invece, sapere che la disfunzione erettile può essere una spia di patologie mortali come infarto, ischemia e ictus. Se ne discute questa mattina (ore 9) alla Fiera nell'ambito del convegno “Il potere dell'impotenza, la disfunzione erettile anticamera delle malattie cardiovascolari”. Si tratta di un appuntamento che rientra nel programma della nona edizione di “Cagliarinforma”, la “due giorni” organizzata dalla Asl di Cagliari assieme al Comune per informare sui processi di prevenzione delle malattie metaboliche e cardiovascolari nell'uomo.
In passato l'impotenza era considerata un disturbo quasi esclusivamente di natura psicologica: non è così, evidentemente, e poiché si tratta di un problema che riguarda una parte importante della popolazione maschile (il 12,5%), è di fondamentale importanza fare i test (elettrocardiogramma, controllo della glicemia) per verificare le condizioni di cuore e vasi sanguigni. «In questi termini l'impotenza è quasi una fortuna», spiega Carlo Lai, cardiologo del Santissima Trinità, «perché attraverso gli esami permette di intervenire prima che i disturbi cardiovascolari si manifestino». Gli studi in materia hanno dimostrato che il rischio di impotenza è tre volte superiore alla media nei soggetti affetti da diabete, e che gli uomini tra i 40 e 49 anni affetti da disfunzione erettile hanno una probabilità di contrarre una cardiopatia ischemica che è 50 volte più alta.
Domani, in occasione della giornata finale di Cagliarinforma si svolge la passeggiata “Battono i cuori nel cuore del porto”: si parte alle 9 dal mercato ittico, si attraversano il Molo di Ponente e il porto, e si arriva fino al terminal crociere del Molo Ichnusa. Sette chilometri, tra andata e ritorno, per ribadire che l'attività fisica fa bene alla salute.
Mauro Madeddu