Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Elia, si apre uno spiraglio

Fonte: La Nuova Sardegna
11 ottobre 2013

 
La commissione comunale chiede nuovi documenti ma non boccia l’operazione restyling del Cagliari 
 
 
 
 
 



CAGLIARI La commissione comunale di vigilanza ha chiesto al Cagliari documenti integrativi al progetto di restilyng del Sant’Elia. Il club ha risposto a stretto giro. La questione - con il mancato parere positivo - potrebbe somigliare all’ennesimo stop. Ma a decifrare i passaggi si intuisce che una certezza c’è: il Cagliari non giocherà più le gare in casa al “Nereo Rocco” di Trieste. Pur con cautela, si dà per scontato che col Catania, atteso per le 18 di sabato 19 ottobre, si giochi nel capoluogo. Una piccola grande vittoria, dopo diciotto mesi di pellegrinaggio in terra giuliana. È questo il sunto che trapela dalla sede del club rossoblù dopo la riunione della commissione comunale di vigilanza di ieri. Dunque, una leggera frenata. Che però non dovrebbe incidere sull’auspicato rientro di Cossu e soci nell’impianto nato nel ’70 per festeggiare lo scudetto. Peraltro, male che vada, si giocherà a porte chiuse, come segnalano gli addetti ai lavori. La soluzione, se suona come un altro ceffone per i sostenitori, tiene comunque ferma la barra sullo stop alle trasferte senza fine a mille chilometri dal capoluogo. Un aspetto segnalato con forza dal presidente Cellino, da capitan Conti e da Diego Lopez. Intanto, di pari passo con l’avanzamento dei lavori degli esperti del comune, procede anche l’iter riguardante la commissione provinciale di vigilanza. L’organismo presieduto dal vice prefetto Carolina Bellantoni, si riunisce in mattinata. Sul tavolo, le carte per agibilità e licenza d’uso del Sant’Elia. Ma stavolta, il bersaglio – quello preferito dal patron – riguarda lo stadio rimesso a nuovo e in sicurezza per sedicimila spettatori. Si diceva delle richieste di ulteriori pezze del progetto della commissione comunale al Cagliari. La missione si è chiusa con un rinvio ai prossimi giorni. Ora si attende il sopralluogo definitivo che non dovrebbe tardare. Mario Frongia