Fumata nera sullo stadio Sant'Elia: la commissione comunale di vigilanza riunita oggi per decidere sull'apertura dell'impianto a 5000 tifosi ha chiesto ulteriori documenti prima di andare avanti. Ma è corsa contro il tempo, nuovo vertice nei prossimi giorni.

CAGLIARI - "Servono alcune integrazioni documentali". Questa la comunicazione ufficiale del Comune di Cagliari in merito alla riunione odierna della commissione comunale di vigilanza che si dovrà esprimere per l'apertura dello stadio Sant'Elia a cinquemila spettatori. "Nel corso della riunione, dopo una accurata analisi del progetto - è scritto in una nota -, sono state richieste alcune integrazioni documentali per poter effettuare il sopralluogo nella struttura ed esprimere il parere".

La commissione comunale si riunirà nuovamente nei prossimi giorni, domani è invece il turno della commissione provinciale che ha competenza riguardo il progetto da 16mila spettatori. Intanto sul fronte politico si registra la presa di posizione del consigliere Idv, Ferdinando Secchi, che interviene in merito alle critiche nei confronti dell'amministrazione comunale: "In un momento così delicato per il Cagliari Calcio non servono le polemiche ma è necessario comprendere la buona volontà con cui il Comune e la società stiano lavorando per restituire ai rossoblù uno stadio moderno e funzionale". Il consigliere Idv commenta così un comunicato del coordinamento Cagliari Club: "I tempi sono quasi maturi per la conclusione dei lavori - prosegue - perché si parla di un massimo di sessanta giorni a partire dall’ apertura dei cantieri effettuata con procedura d’urgenza".