Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il volo lieve delle case bianche per chiudere un festival di tutti

Fonte: L'Unione Sarda
7 ottobre 2013

Ieri sera all'Exmà di Cagliari la kermesse finale della rassegna

 

Dove andranno le case bianche con le finestre colorate che i palloncini di Tuttestorie hanno portato in cielo? Ovunque ci sia bisogno di una tana. Dove ci sia chi desidera abitare il materno pianeta terra. Abitare, ossia essere proprio lì, in quel luogo, proprio lì, in quel tempo, proprio dentro le proprie vite e non altrove. Così, sulla soglia dell'Exmà, le libraie hanno detto arrivederci ai loro ospiti, che in piazza Blablà si sentono a casa, e questo festival dedicato alla letteratura per ragazzi se lo sentono molto loro e vi sono affezionati come a tutto ciò che anche noi contribuiamo a creare.
Le padrone di casa del Festival (che il 7 e l'8 giugno si sposterà a Fermo, nelle Marche), Cristina Fiori, Manuela Fiori e Claudia Urgu, e Bruno Tognolini, che molto contribuisce con testi, idee e suggestioni, lo sanno che, nel tempo, la kermesse è diventata di tanti e ieri sera nel salutare li hanno ringraziati tutti. I bambini, che all'Exmà si sentono a proprio agio e ci vengono per incontrare i propri autori preferiti, per giocare con la scienza e la musica, ma poi ci giocano anche a nascondino e acchiapparello. I genitori, i volontari, gli insegnanti, i bibliotecari, gli ospiti, gli sponsor, le istituzioni, le associazioni e gli amici del festival. Tutti insieme, ieri sera, durante la festa finale, a salutare un'edizione ricca d'incontri e attività dedicata al tema “Tana. Racconti, visioni e libri per case e cose da abitare”. Assiepati in piazza Blablà per applaudire lo spettacolo “Pira cotta, Pira crua”, scritto da Tognolini. Sorridere e ricordarsi che abitare è molto più che occupare un luogo, con i lumaconi Mongeta (Maria Loi) e Tzintzigò (Fabio Marceddu), le musiche originali di Antonello Murgia, i costumi di Emilio Greco. Scoprire che le storie delle case le raccontano le cose, grazie alla casa di tutte le case, la giostra di “Ding Parapat”, ideata da Elisa Fontana e i Takla Improvising group (Filippo Monico e Cristina Negro). Le case lievi volate lassù sono di Alessia Marroccu e le elaborazioni sonore di Giampietro Guttuso.


Franca Rita Porcu