Oggi fra gli ospiti Ocelot
La prima casa è la nicchia sorgiva del ventre materno, la seconda è il piccolo mondo racchiuso fra i volti del bambino e della mamma, la terza è la cameretta, la quarta la casa dei nonni… ma quante sono le case che una persona può abitare nel corso della sua vita? Bruno Tognolini, poeta ramingo, ne conta dieci, ma forse sono molte di più, ovunque ci sia un legame tra persone e il desiderio di raccontarsi delle storie. Così l'Exmà a Cagliari è la casa del Festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie. E il Festival è la casa accogliente e festosa di coloro che si ritrovano ogni anno, al principio dell'autunno, per salutarsi, raccontarsi dei libri che hanno letto, incontrare i loro autori preferiti, conversare, scherzare, scambiarsi idee e suggerimenti.
E ieri, all'inaugurazione dell'ottava edizione, ci si è ritrovati per parlare di “Tana. Racconti, visioni e libri per case e cose da abitare”, per scoprire, assieme a scrittori di ogni dove e tra i più letti al mondo, in quanti modi è possibile fare casa. Lo è alla maniera di Mongeta e Tzintzigò (Maria Loi e Fabio Marceddu), che la casa se la portano in spalla e che hanno aperto il Festival con filastrocche e danze e la musica di Antonello Murgia. Casa sono la teiera, i colori, i pupazzi, il mappamondo, i dinosauri, le automobiline, e altri improbabili oggetti che ognuno può portare dalle proprie dimore, appesi alle stecche di un ombrellone senza telo, per la casa di tutte le case “Ding Parapat!”, ideata da Elisa Fontana e il duo Filippo Monico, musicista, e Cristina Negro, danzatrice. Di case infine, quelle delle fiabe, i cui protagonisti a causa della crisi, pare abbiano deciso di disfarsene, si contratta, per venderle, affittarle, ristrutturarle, nella mostra “Immobiliare fiaba” ideata da Carlo Carzan e allestita da Teatro Lirico e Istituto europeo di Design.
Inaugurato dal sindaco Massimo Zedda, che dal bagno della sua abitazione per la “Ding Parapat!” ha portato il contenitore delle lenti a contatto che chissà quante ne ha viste, e dal vicesindaco di Fermo Francesco Trasati che ospiterà un seguito del Festival il 7 e 8 giugno, la kermesse prosegue oggi: tanti gli ospiti, tra cui Michel Ocelot, uno dei grandi maestri del cinema d'animazione, l'autore di “Kirikù e la strega Karabat” e “Azur e Asmar”, che terrà un piccolo corso d'animazione a cineasti in erba, in particolare darà loro gli strumenti necessari per creare a casa il proprio cortometraggio.
Per gli appuntamenti del Babbo Parking (Torretta Tam Tam ore 18,30) lo scrittore Matteo Corradini intervista Silvana Gandolfi e Andrea Gentile: autrice lei di “Io dentro gli spari” (Premio Andersen 2011 come miglior libro oltre i 12 anni) e lui di “Volevo nascere vento”, due romanzi che raccontano storie simili a quelle di tanti bambini e ragazzi testimoni di mafia e coraggiosi collaboratori di giustizia.
Franca Rita Porcu