Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centomila euro, il cuore di Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2008

Calcio e solidarietà. In 16 mila al Sant'Elia per sostenere la ricerca sulle malattie rare e le famiglie colpite dall'alluvione

Successo della Partita per Tani, show di Marco Carta

La Nazionale dei Cantanti ha superato la squadra dei personaggi Sky per 4 a 2 nella partita di beneficenza al Sant'Elia.
Centomila euro. Bel colpo, forza Cagliari. Lo stadio Sant'Elia quasi pieno, oltre 16 mila biglietti venduti, una “ola” lunga novanta minuti, durante i quali una trentina di calciatori, o presunti tali, hanno lottato col cuore, quando la tecnica non li ha confortati.
La causa era straordinaria e la solidarietà si misura anche dalle cifre, da quanto resta, alla fine della festa, nella borsa degli organizzatori. E questa volta è andata bene, benissimo. Per la ricerca medica sulla sindrome di Crisponi, malattia rara e terribile che colpisce i bambini, e per alleviare i gravi disagi delle famiglie colpite dall'alluvione del 22 ottobre, arrivano - subito - centomila euro, con una ripartizione ancora da stabilire. Indiscrezioni: il 70 per cento dovrebbe andare al laboratorio di Giangiorgio Crisponi, dove la figlia Laura ha scoperto il gene che provoca questa malattia. Il resto alla gente in ginocchio per la tempesta d'ottobre.
CALCIO E SORRISI Si giocava a calcio e il contorno era da partita “vera”. La Nazionale Cantanti ha battuto - contro ogni pronostico - la squadra dei personaggi Sky. E pensare che domenica sera, nella riunione per definire la scaletta della giornata, in tanti premevano perché qualche ex calciatore giocasse con i Cantanti, a causa della (presunta) superiorità delle Sky Stars. Ma il calcio è divertente perché non regala certezze: alla fine, hanno vinto i meno attrezzati, i Cantanti, per 4 a 2, con Luca Barbarossa (bomber dei musicisti, con 158 gol in carriera ) protagonista, due reti e tanto lavoro. Barbarossa ha 48 anni e non li sente, perché copre tutto il campo e sa usare i piedi. L'allenatore di Sky, il giornalista Mario Sconcerti, ha messo in campo una squadra prudente, con quattro difensori piazzati a controllare il solo Barbarossa. Ma sono stati i giocatori concessi in prestito ai Cantanti, ovvero Marchegiani (in porta) e Tramezzani (era dappertutto) a fare la differenza, ecco dove è stato l'errore. È bastato un lancio perfetto dell'allenatore del Cagliari Allegri, al 13', a cambiare la partita: Barbarossa si è trovato solo di fronte a Mengoli (portiere dei Cantanti, passato dall'altra parte per una sera) e ha segnato facilmente. È successo quasi tutto nel primo tempo: l'uscita di Paolo Rossi, il pareggio di Bergomi, poi il botta e risposta fra i Cantanti (rete di Matteo degli Zero Assoluto) e Sky (il telecronista Trevisani), fino al rigore di Enrico Ruggeri che ha chiuso il primo tempo sul 3 a 2.
MARCO CARTA Poi c'è stato solo lui, questo ragazzino che sembra un personaggio dei fumetti. Per Marco Carta, cantante melodico di casa nostra, lo stadio sembrava venisse giù. Ha salutato tutti al microfono, ha cantanto prima e durante la partita (cover di Battisti e Raf, prima della sua T'incontrerò ), ha giocato - si fa per dire - in attacco, ma la palla non l'ha vista mai, neanche quando Battaglia (giovane cantante, figlio di Dodi dei Pooh) gliene ha servito una facile facile, a pochi metri dalla porta. Marco, quello di Amici , è finito per terra, la faccia sul prato. È il suo momento, Carta piace qualsiasi cosa faccia, perché è simpatico e non ha ancora i vizi delle piccole e medie star della musica. La sua stella ha oscurato un'altra faccia che solo dodici mesi fa piaceva da pazzi, quella di Pago, quartese, uno che un reality l'ha vinto ( Music Farm , 2006) eppure non ha lo stesso impatto del Marco nazionale. Ieri, Pago è entrato, ha giocato, ha salutato, ma pochi se ne sono accorti.
LA FESTA I secondi 45 minuti sono stati uno strazio, dal punto di vista tecnico, mentre la festa era sugli spalti e a bordo campo, dove i cacciatori di autografi hanno vissuto la giornata che sognavano, con Pupo a pochi centimetri. Alla fine, quando l'arbitro Morganti aveva già il fischietto in bocca per mandare tutti a casa, Barbarossa ha segnato ancora, rendendo amaro l'esordio da selezionatore del sanguigno Sconcerti.
È stata la giornata delle famiglie, dei bambini, di chi allo stadio non c'era mai stato. Bastava un piccolo sforzo, pochi euro, per concedersi un pomeriggio diverso e per dare una carezza alla piccola Tani. Forza, Cagliari, bel colpo.
ENRICO PILIA

09/12/2008