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Porto di Cagliari, trema l'authority di Massidda. Il Consiglio di Stato annulla la nomina

Fonte: web SardegnaOggi.it
27 settembre 2013

Terremoto al Porto di Cagliari, il Consiglio di Stato annulla la nomina di Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità Portuale scelto dal Ministero. Il suo staff: "Non commentiamo la sentenza, per noi parlano i risultati di questi due anni". Reazioni dalla politica.

CAGLIARI - Alla fine ha avuto ragione Massimo Deiana, il preside della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari(e professore di Diritto della Navigazione) che aveva presentato un ricorso contro la nomina di Piergiorgio Massidda, allora senatore Pdl, al vertice dell'Autorità Portuale di Cagliari. Il Consiglio di Stato con una sentenza emessa oggi ha ribaltato il verdetto di primo grado emesso dal Tar Sardegna che di fatto aveva respinto il primo ricorso di Deiana.

In un passaggio delle considerazioni messe nero su bianco dai giudici di Palazzo Spada, nella sentenza, si afferma che a Massidda mancherebbe "un qualsiasi titolo di studio comunque implicante il possesso di competenze anche genericamente raccordabili con la materia(Trasporti .ndr)" e la sua nomina è illegittima "per l’estraneità al settore delle pur vaste attività professionali, politiche e parlamentari e le quali non concernevano affatto i settori dell’economia dei trasporti; per la brevità delle esperienze quale presidente della VIII Commissione Trasporti (per meno di un anno) o di quella dell’analoga struttura presso la Provincia di Cagliari, le quali dunque non potevano certo far presupporre il conseguimento delle competenze teoriche e pratiche richieste".

Perciò "è illegittima la scelta del Ministero il quale, nell'esercizio del suo potere latamente discrezionale, avrebbe dovuto a valutare le designazioni e di fronte ad un profilo curriculare che ictu oculi doveva far escludere che si fosse in presenza delle competenze nei settori dell’economia dei trasporti ed in quella specificamente portuale, richieste al “grado massimo” avrebbe dovuto chiedere una ulteriore terna di candidati. In conclusione è dunque evidente l’erroneità della decisione impugnata che, anche relativamente ai predetti profili, deve essere riformata".

Lo staff di Piergiorgio Massidda, quest'ultimo ad Amburgo per motivi lavorativi, si limita a dichiarare: "Non ci interessa commentare la sentenza - afferma l'addetto stampa Marco Pili- ma per noi parlano i fatti, in questi anni non è stato perso un posto di lavoro e sono stati raggiunti risultati eccezionali".

La notizia ha creato reazioni a catena anche sul fronte politico. Il segretario del Pd sardo e parlamentare Silvio Lai si rivolge al ministro dei Trasporti, Lupi: "Per guidare un'Autorità portuale occorrono requisiti specifici, non basta essere stato senatore del Pdl. Quanto stabilito oggi dal Consiglio di Stato sia di monito per il ministro Lupi e per il Governo, su queste e su altre nomine. Le autorità portuali hanno bisogno di persone competenti e con le carte in regola, non di amici di partito. Lo capisca da solo, non aspetti che glielo dicano i giudici amministrativi". Mario Diana, consigliere regionale di 'Sardegna è già domani' invece ritiene "sconcertante la decisione, non si capisce come si possa decidere di destituire un presidente in carica da oltre due anni, che ha promosso e sta promuovendo iniziative di grande importanza per lo sviluppo economico della città di Cagliari e dell’intera Sardegna".