Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, c'è ancora tanto da fare

Fonte: L'Unione Sarda
27 settembre 2013


STADIO. Ieri il sopralluogo della commissione Lavori pubblici del Consiglio comunale
 

Obiettivo 19 ottobre, ma le imprese hanno 60 giorni di tempo
Dentro lo stadio si lavora senza sosta: gli operai del Cagliari continuano a montare le strutture di metallo della Curva Nord, quelli del Comune hanno appena iniziato a ristrutturare gli spogliatoi delle squadre. Insomma: il Sant'Elia è ancora un cantiere aperto e ora si capisce meglio perché lunedì scorso la commissione comunale di vigilanza abbia preso tempo, parlando della necessità di «ulteriori approfondimenti» al progetto.
TANTI LAVORI DA FARE In realtà dentro il gigante ferito e rattoppato c'è ancora tanto da fare. Mercoledì notte hanno cominciato a collaudare le torri faro. Nella tribuna centrale i nuovi seggiolini rossi e blu sono ancora ammassati in un angolo. Nei parcheggi della tribuna autorità invece ci sono i pezzi della Curva Sud e dei Distinti: verranno montati probabilmente dopo il raggiungimento del primo traguardo, cioè quello dell'apertura a 5mila spettatori. Tremila andranno nella Curva Nord quasi pronta e duemila nella tribuna centrale, che verrà leggermente ridotta rispetto alla capienza attuale: le recinzioni degli spalti superiori, che dividono dal settore laterale, saranno spostate di qualche metro.
NESSUN LIMITE STRUTTURALE Ieri la commissione Lavori pubblici del Consiglio comunale ha tastato il polso del cantiere insieme al dirigente Mario Mossa. «Nessuna previsione, ma posso dire che non ci vorrà molto tempo. Il capitolato comunque parla di 60 giorni», ricorda Mossa. «Non ci sono mai stati problemi strutturali, l'impianto ha sostenuto diversi collaudi. Stiamo lavorando per garantire la sicurezza degli spettatori. Distinti e Curva Nord sono già protetti dalle reti per i calcinacci, mentre per la Curva Sud il progetto prevede un tunnel. Anche perché la soluzione delle reti avrebbe rischiato di portarci via troppo tempo». Sempre ieri, nel pomeriggio, anche il presidente del Cagliari Massimo Cellino è andato allo stadio per verificare lo stato dei lavori.
RIENTRO IL 19 OTTOBRE Il prossimo obiettivo è quello di riaprire l'impianto per la sfida con il Catania, il 19 ottobre. Un traguardo abbastanza lontano per pensare di chiudere una parte del cantiere-Sant'Elia e ottenere l'agibilità per 5mila persone. Anche se gli uffici dei Lavori pubblici sono pronti a presentare alla Giunta il progetto complessivo, per poco meno di 16mila posti.
LA COMMISSIONE Il primo traguardo è nelle mani della commissione comunale di vigilanza, che lunedì ha messo nero su bianco la necessità di «ulteriori approfondimenti». L'organo municipale (ne fanno parte gli uffici di Palazzo Bacaredda, i vigili urbani, la Asl e i vigili del fuoco, l'Agis, l'Associazione generale italiana spettacoli) riesaminerà i progetti e probabilmente porterà a termine un sopralluogo. I tecnici comunali dovranno anche ridisegnare il percorso delle vie di fuga, in cui saranno installati (per Distinti e Curva Sud) dei tunnel di metallo.
In particolare, serviranno modifiche per quelli del “formaggino”, cioè il settore (inedito a l Sant'Elia ma già più volte al centro dell'attenzione nello stadio di Is Arenas) che unisce la Curva Nord ai Distinti, e quelli del settore riservato ai disabili.
Michele Ruffi