Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le vie dello shopping non più ostaggio delle auto

Fonte: La Nuova Sardegna
24 settembre 2013

 
Il piano della mobilità prevede marciapiedi più larghi e niente parcheggi nel quadrilatero composto da via Alghero, Dante, Paoli e piazza Garibaldi 
 
 
 
 
 



CAGLIARI Strade senza auto non solo per il Papa o Sant'Efisio. La lunga marcia della pedonalizzazione adesso punta in direzione Castello, a cominciare da piazza Palazzo, primo vecchio pallino della giunta Zedda: quello che si è visto domenica nella maxi-area davanti alla Cattedrale e alla Prefettura vale più di qualsiasi simulazione al computer. Tra l'altro chi ha potuto vedere la piazza dall'alto ha avuto modo di scoprire le geometrie dei disegni sulla pavimentazione: di solito oscurate dalle auto. Ma attenzione, non solo centro storico: scatta l'ora della pedonalitá privilegiata. E quella sarà una vera rivoluzione. È prevista nel piano urbano della mobilità ed è rispuntata ieri in commissione trasporti. Il principio è che nelle strade centrali commerciali più importanti delle città come via Dante, via Sonnino, via XX settembre, via Paoli e via Alghero, re e regine debbano essere i pedoni e non le auto. Di qui la possibile inversione di rotta: strade più strette, marciapiedi più larghi e parcheggi spostati da qualche altra parte. Il progetto pilota potrebbe essere via Alghero. Primo, perché sono già previsti interventi di riqualificazione nel piano triennale delle opere pubbliche. Secondo, perché i posteggi sacrificati sarebbero appena una trentina. Il risultato? Per chi cammina, spazi allargati davanti alle boutique da una parte e dall'altra.

Mentre per chi va in auto si riduce tutto: non solo la larghezza della strada, ma anche la velocità. Ieri mattina è stata illustrata la prima bozza di una mozione sulla mobilità che andrà rivista nella prossima seduta, ma che presto andrà dritta dritta in aula. E lì è ricordato uno degli obiettivi del Pum, piano urbano della mobilità: «realizzare percorsi di pregio che prevedano ampie sezioni di marciapiedi tali da consentire il passaggio di un gran numero di persone, dare una generale sensazione di spazio aperto, consentire ai bar di disporre di tavolini all’aperto». Traguardo che ben si combinano con le parole del presidente della commissione Trasporti Guido Portoghese: «I pedoni rappresentano il livello base della mobilità sostenibile – spiega – sono il sistema di trasporto naturale e la città va ripensata, mettendo però le auto in secondo piano, all'insegna della città più vivibile, più pulita e dunque fruibile». Tra le proposte inserite nel documento discusso in commissione c sono anche l'ampliamento delle aree pedonali nei quartieri di Marina e analoghi interventi tra il Corso Vittorio Emanuele e a Stampace alta. Castello a piedi non dovrebbe fermarsi soltanto in piazza Palazzo: si parla anche di continuare dove qualche test è stato giá fatto, ad esempio in via Santa Croce. E di sperimentare lo stop alle auto anche in via La Marmora. Per migliorare la vita e la sicurezza dei pedoni la mozione prevede pressing e attacco alla sosta selvaggia sui marciapiedi ed in corrispondenza degli attraversamenti, sistemazione di nuovi segnalatori luminosi accanto alle strisce pedonali, interventi di calmieramento del traffico e riduzione delle velocità. Anche con l'istituzione delle cosiddette zone 30, aree in cui il limite di velocità si ferma ai trenta chilometri orari per far convivere auto, pedoni e biciclette. (s.a.)