Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il giorno dopo, una città normale

Fonte: La Nuova Sardegna
24 settembre 2013

LA VISITA DEL PAPA»DISAGI CONTENUTI 
 
I ringraziamenti agli operatori di prefetto, questore e sindaco. Già nella notte rimossi tutti i blocchi 
 

 


di Stefano Ambu

 

CAGLIARI Ritorno alla normalità dopo dieci ore speciali insieme al Papa. La città si risveglia e nella routine del viaggio mattutino casa-scuola-lavoro scopre che non ha sognato. Qualche segno, dopo la colazione, lo trova ancora. Dalle emozioni raccontate in ufficio a qualche striscione ancora appeso ai muri, ad esempio in via Campania. Di mattina sono in viale Bonaria e in viale Cimitero le transenne, spostate a bordo strada per favorire la circolazione delle auto, che il giorno prima hanno tenuto a bada migliaia di fedeli che volevano vedere da vicino Francesco I. Transenne che saranno portate via qualche ora più tardi a completare il lungo lavoro di rimozione durante la notte. E ci sono gli operai che lavorano ancora per smontare il palco del Largo Carlo Felice, quello della grande festa finale prima della partenza in Vaticano del Santo Padre. La giornata degli organizzatori e del Comune non è certo finita con il saluto delle autorità al Pontefice all'aeroporto militare: una corsa contro il tempo per "ripulire" la città non solo dalle transenne, ma anche dalla montagna di spazzatura lasciata in strada dalle migliaia di persone che hanno invaso la città per vedere il Papa. Le squadre sono entrate in azione subito dopo il deflusso dei fedeli verso stazione, auto e pullman. E hanno fatto le ore piccole per risistemare tutto, compresi i cassonetti parcheggiati temporaneamente in via Bainsizza.

I cagliaritani hanno cominciato a riprendersi la città già da domenica notte quando, in barba ai divieti di sosta che indicavano le 24, hanno cominciato a ri-parcheggiare le loro auto sotto casa. «Cagliari si è dimostrata una città all'altezza di ospitare grandissimi eventi». È il messaggio lanciato ieri pomeriggio dal suo profilo Facebook dal sindaco Massimo Zedda a quasi ventiquattro ore dalla conclusione della visita in Sardegna di Papa Francesco I. Il primo cittadino ringrazia tutti, uno per uno: dalla Chiesa cagliaritana e sarda a tutte le amministrazioni comunali dell'isola «che hanno contribuito con uomini, mezzi e ogni tipo di sostegno necessario». Nella lista anche i dipendenti del Municipio «impegnati dal primo all'ultimo senza orari e ben al di là dei ruoli e degli incarichi assegnati a ciascuno», ditte, cooperative e operai. E ancora: polizia municipale, protezione civile, autorità portuale, vigili del fuoco, forze dell'ordine, Arst, Ferrovie, Ctm e organi di informazione. «Formidabile l'operato della Asl, del 118, di tutte le associazioni di soccorso e di tutti i volontari che hanno prestato assistenza ai pellegrini con competenza, velocità e precisione». E infine i cittadini: «Ultimo, ma non per importanza, un ringraziamento a tutte le cittadine e tutti i cittadini cagliaritani: siamo ben consapevoli di qualche disagio che si è dovuto soffrire, ma la giornata e le immagini di Cagliari ieri ripagano di ogni cosa. La nostra è una città di cui possiamo andare orgogliosi». Soddisfazione anche dal Prefetto Alessio Giuffrida che ha manifestato «la più viva soddisfazione per l’ottimale funzionamento dell’apparato organizzativo». Un successo legato, secondo la sede di Palazzo Viceregio, alla collaborazione tra comitato organizzatori, enti ed istituzioni «sia nella lunga e complessa fase preparatoria ed organizzativa che nel corso della giornata di presenza in città del Papa». E un plauso a tutti gli operatori, ribadito anche dalla assenza di qualsiasi incidente degno di nota, deve esserci stato anche ieri nel corso del briefing conclusivo tenuto dal Questore Bontempi.