Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Giochino a porte chiuse»

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2013


WEB. Sui siti internet scoppia la rabbia della gente: a Trieste è come una trasferta
 

I tifosi sempre più delusi: «Perché ci illudono ogni volta?»
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Ennesimo travaglio per i tifosi rossoblù. Da principio la certezza di veder disputare Cagliari-Sampdoria finalmente a Sant'Elia, poi lo slittamento alla partita contro l'Inter. Ma ieri anche questa speranza è svanita. Eppure a giugno, sembravano tutti ottimisti nel ritenere che il Cagliari avrebbe giocato nell'Isola fin dalla prima partita interna di campionato. E se fino a due settimane fa l'idea di giocare nel vecchio stadio - mai totalmente digerita dalla maggioranza dei tifosi - veniva accolta con tutta la pazienza necessaria, adesso si riaccendono i malumori. Quel che è semplice a parole si rivela sempre più complesso con i fatti. La società, tuttavia, ha già avviato i lavori di sua competenza. Le reazioni della tifoseria dilagano sul web. Nel sito unionesarda.it Marco scrive: «Ma fatemi il santo piacere, almeno si giochi al S. Elia a porte chiuse». L'idea, poi, di avvantaggiare l'Inter che giocherebbe quasi in casa la sua partita in trasferta non fa che aumentare il disappunto. Per Moreschini, «giocando a Trieste è come giocare in trasferta perché i tifosi nerazzurri saranno il quintuplo. Peccato, mi ero fidato delle promesse». Nel gruppo facebook “Dateci uno Stadio” non cambiano gli umori. Mario scrive: «Perché ci illudono ogni volta? E da due anni ormai che viviamo questa situazione e ancora non sono riusciti a risolverla». Alessandro commenta: «Non mi sono mai illuso che la partita con l'Inter si sarebbe giocata qui, è da un pezzo che ho smesso di credere alla favole e ai politicanti». Il desiderio che ormai sta più a cuore a tutti i tifosi è rimandato - almeno si spera - al 19 ottobre per Cagliari-Catania.
Valentina Caruso