Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto e centro storico: si decide entro primavera

Fonte: La Nuova Sardegna
23 settembre 2013


 
Il Pul potrebbe essere discusso e votato a ottobre, 2 mesi prima della scadenza Per il Ppr rimangono i nodi di palazzo Aymerich e in generale dei vuoti urbani 
 
 
 
 
 



CAGLIARI I nuovi piani del Poetto e del centro storico vicini al traguardo. Due nodi fondamentali per il futuro della cittá che dovrebbero sciogliersi nel giro di pochi mesi. Addirittura prestissimo il Pul: potrebbe essere discusso e votato già da ottobre. E cioè due mesi prima della scadenza che impone, entro il 31 dicembre, la rimozione dei chioschetti. Mentre per il piano particolareggiato del centro storico l'approdo in aula non dovrebbe andare oltre la prossima primavera. Tempo massimo: sei mesi. Lo garantisce l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau. Il quadro della situazione, con attenzione ai tempi, è stato fornito questa mattina durante la seduta della commissione consiliare urbanistica. «Sui entrambi i versanti – spiega Frau – stiamo facendo un buon lavoro. Per quanto riguarda il Piano particolareggiato del centro storico stiamo analizzando le osservazioni pervenute, in particolar modo quelle della Regione in riferimento al Ppr». Un percorso che ora dovrà fare i conti anche con la sentenza del Consiglio di Stato che ridà il via libera al progetto di ristrutturazione di Palazzo Aymerich. Un emblematico pomo della discordia: a Castello, e nel centro storico in generale, bisogna lasciare tutto com'è? O si può intervenire, rifare o migliorare? «Il caso di palazzo Aymerich – spiega Frau – è specifico: gli uffici sono impegnati a valutare quali siano le conseguenze di questa sentenza. Una decisione che, per un verso, fa cadere i vecchi blocchi. Ma che, in termini di giurisprudenza, deve essere inserita nel quadro del Ppr. Al di lá del caso singolo, per Castello si stanno valutando appunto i cosiddetti "vuoti urbani". Bisogna tenere conto che sono un dato di fatto provocato da eventi storici e tragici e che fanno parte del percorso della memoria. Questo non pregiudica un'eventuale edificazione. Effettuata però tenendo presente il contesto: sono temi che dovranno essere approfonditi nei prossimi mesi». Nota la posizione di Italia nostra su questo argomento. Obiezioni cristallizzate nelle osservazioni al Piano particolareggiato votato dalla precedente giunta nel 2011. Un passaggio su tutti: «Si contestano – si legge nel documento – particolarmente tutte le edificazioni a fini residenziali dei “vuoti urbani” dovuti ad avvenimenti bellici e quindi oramai “storicizzati”, in violazione ai fondamentali principi stabiliti dalle varie Carte del Restauro, da quella di Atene - che già nel 1931 prevedeva che l’interesse privato fosse subordinato all’interesse collettivo - a quelle di Gubbio e di Venezia». Dal centro al Poetto: per quanto riguarda la spiaggia dei centomila il nuovo punto di partenza è la variante urbanistica che "sposta" i baretti di qualche metro e li fa uscire dalla supertutelata zona H. Ora la strada, anche nei rapporti Comune-Regione, è sicuramente in discesa.(s.am.)