Papa Francesco a Cagliari  
    
..domenica, 22 settembre 2013.

"Non lasciatevi rubare la speranza". Questo l'appello del primo discorso fatto da Papa Francesco a Cagliari, nel Largo Carlo Felice. Al centro delle sue parole un appello per il lavoro e un incoraggiamento ai sardi: "Coraggio"

CAGLIARI - "Coraggio", "lavoro", "speranza". Sono state queste le parole più significative del discorso di Papa Francesco dal palco del Largo Carlo Felice. Il pontefice ha preso la parola, acclamato dalla folla, dopo avere ascoltato tre rappresentanti del mondo del lavoro sardo inginocchiato dalla crisi. Prima ha parlato Francesco Mattana della Sardinia Green Island, dopo un'imprenditrice, successivamente Luciano Bacchitta, rappresentante del mondo pastorale.

"Cari fratelli buongiorno". Questo il primo saluto di Bergoglio: "Voglio esprimere la mia vicinanza ai giovani disoccupati, persone precarie e in cassaintegrazione. Coraggio - ha proseguito -, questa parola non deve essere una bella parola di passaggio. Io devo fare di tutto affinchè non sia un sorriso fatto da un impiegato della Chiesa, spero che questo coraggio mi venga da dentro per fare di tutto come uomo".

La critica alla società del denaro: "Dove non c'è lavoro non c'è dignità. La sua mancanza è la conseguenza di un sistema economico che porta a questa tragedia. Dio ha voluto che il denaro non sia un idolo, lui ha voluto che a portare avanti il mondo siano gli uomini e le donne. Lavoro vuol dire portare il pane a casa, vuol dire amare". Poi un appello: "Non lasciatevi rubare la speranza, aiutiamoci con la solidarietà". Infine Papa Francesco ha concluso il suo primo discorso con una preghiera: "Gesù insegnaci a lottare per il lavoro".

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