Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

LA VISITA DEL PAPA

Fonte: La Nuova Sardegna
23 settembre 2013

Strappo al cerimoniale per tornare dai malati 
 
Erano tantissimi: per salutarli tutti dopo la messa è rientrato nella basilica Li ha abbracciati, ha consegnato immaginette e baciato i più piccoli 
 

 
 
 
 
 



di Alessandra Sallemi

 

CAGLIARI Mattia di Maracalagonis ha perso la madre due anni fa per una malattia e il padre in agosto, nell’incidente stradale della galleria lungo la nuova statale 125. Settimane fa ha chiesto di incontrare il Papa e ieri, nella basilica di Bonaria, subito dopo i venti malati di Sla, papa Francesco gli si è avvicinato e l’ha abbracciato, lo stesso ha fatto con il fratello maggiore e con la zia che lo accompagnavano, si sono scambiati qualche parola. Non è durato che trenta secondi, quest’incontro, ma sulle note del “Deus ti salvet, Maria” l’emozione è stata una corrente che ha attraversato i malati, cento, allineati senza barriere, come ha espressamente chiesto alla security vaticana il Santo Padre che si voleva accostare a ciascuno di loro, accogliere baci, carezze, strette di mano e ricambiarle tutte. Papa Francesco ieri doveva seguire orari esatti per rispettare il programma intenso della prima visita ufficiale a una regione italiana da che è diventato la guida della cristianità. Giunto sul sagrato di Bonaria alle 10.40 ha ascoltato il saluto del presidente della Regione Ugo Cappellacci e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e poi, preceduto dalle valigie con i paramenti sacri, è entrato nella basilica dove i malati più gravi lo aspettavano, circondati da medici superspecializzati, fra questi i due primari dell’ospedale Marino e dell’azienda speciale Brotzu, Paolo Castaldi e Sandra Napoleone. Papa Francesco è sfilato davanti ai malati di Sla, poi è stato il turno di Antonio Aste, l’uomo di 90 anni che si è ammalato di lebbra quando ne aveva 25, accompagnato a Bonaria da due vigili del fuoco decisi a esaudire il suo desiderio di avvicinarsi al Santo Padre. Dopo non c’era più tempo per gli altri malati, fuori la folla aspettava la messa sotto un sole sempre più caldo, lo staff vaticano segnalava la necessità di uscire, Papa Francesco è andato a indossare i paramenti sacri e mentre si allontanava qualcuno l’avrebbe sentito sussurrare ai giovani in sedia rotelle: «Aspettatemi, dopo torno». Così è stato. Il Papa è uscito fra le due ali di malati col seguito dei padri mercedari e, mentre lui diceva messa, i volontari coordinati da padre Carlo Rotondo, si sono adoperati per una platea che poteva risentire della fatica dell’attesa, soprattutto coloro che venivano da Ozieri, Oristano, Iglesias. Finito l’Angelus, il Papa è rientrato nella basilica. Secondo il programma avrebbe dovuto ritirarsi in sagrestia per cambiarsi, invece è tornato davvero dagli ormai “suoi” ammalati e li ha salutati uno per uno, senza mettere fretta nelle parole e nei gesti. In basilica non potevano entrare altri che i volontari perché si rischiava di rendere soffocante un ambiente dove erano stati installati macchinari sofisticati di cui avevano bisogno alcuni dei malati. C’erano le telecamere per mostrare sugli schermi esterni il Papa che abbracciava, consegnava un’immaginetta, si chinava sui più piccoli, tanti con la mascherina, si lasciava accarezzare dagli anziani che tendevano la mano. I 250 coristi fuori, sul sagrato, cominciavano a rompere le righe: quando hanno alzato gli occhi verso gli schermi si sono fermati per intonare un altro canto. Ma non era questo il fuori programma in qualche modo annunciato dal compatriota Mauricio Macrì governatore di Buenos Aires il quale, nei giorni scorsi, aveva predetto: «Papa Francesco non segue mai troppo il protocollo...». A un tratto le telecamere hanno inquadrato l’altare della basilica di Bonaria, l’obiettivo è salito verso l’affresco cui il baldacchino fa da cornice e lì si sono fermate. I minuti passavano, il Papa non usciva, il servizio d’ordine rispettava la consegna del silenzio su quel che accadeva all’interno. Dopo quasi mezz’ora dal secondo ingresso nella basilica, Papa Francesco è uscito. Aveva esaudito il desiderio espresso il 15 maggio ai vescovi sardi:pregare la Madonna di Bonaria. Salutati i malati, infatti, ieri, l’arcivescovo monsignor Miglio ha consegnato un mazzolino di fiori di campo che lo stesso Francesco gli aveva chiesto. Il Papa lo ha deposto sull’altare della patrona dell’isola, si è inginocchiato e ha pregato per qualche minuto. Ancora una volta fratello di tutti quei sardi radunati in festa davanti a lui.