Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, innovazione difficile

Fonte: La Nuova Sardegna
30 aprile 2008

CAGLIARI. Far accogliere con spirito d’apertura i cambiamenti imposti, la maggior parte delle volte è un’impresa, così come spesso è difficile lavorare in un ambiente come il Palazzo municipale di via Roma, vecchio e sottoposto a un’infinità di vincoli. D’altra parte esistono anche elementi positivi: come la formazione trasversale, definita ‹‹eccellente››, e il basso assenteismo dei lavoratori, 16 assenze in media all’anno, passate nel 2007 a 11, contro le 21 della media nazionale. E’ un po’ in sintesi il “bilancio sociale” del Comune: una sorta di pagella che dà i voti al modo dell’amministrazione di operare al suo interno. Il punto di partenza del documento sta nella decisione dell’amministrazione di conformare il suo operato ad alcuni criteri di qualità: quelli che, se effettivamente esistenti, ricevono le certificazioni SA 8000 e ISO 9001, una sorta di bollini che attestano, senza alcun dubbio, il possesso dei requisiti richiesti. La certificazione SA 8000, in particolare, individua una serie di criteri di rispetto dei lavoratori che un ente deve avere per essere definito eticamente responsabile (in materia ad esempio di lavoro infantile o di salute e sicurezza), mentre quella ISO 9001, prende in considerazioni criteri che valutano per lo più la qualità dei servizi dell’ente. Tra gli elementi di criticità, l’assessore Farris ha segnalato la difficoltà dei processi d’innovazione di farsi largo tra i dipendenti. ‹‹I lavoratori - ha detto Farris - non sempre accolgono serenamente il fatto che il modo di operare possa essere cambiato per lasciar spazio a uno nuovo››. Così come dura a farsi avanti è la formazione specifica, quella rivolta cioè a lavoratori di un settore ben definito. Il sindaco Emilio Floris ha aggiunto poi come un’altra difficoltà riguardi il disagio provocato dal dover lavorare nel vecchio palazzo di via Roma, sia per motivi igienici che di sicurezza. Questo per via del fatto, ha proseguito Floris, che si tratta di un edificio vecchio e sottoposto a vincoli, fattori che rendono difficile diversi tipi di interventi. Quanto ai lavoratori, ha proseguito Floris, ‹‹l’obiettivo di migliorare la qualità del personale trova qualche difficoltà nell’assorbire alcune fasce di precari››. Si tratta in particolare dei precari con qualifiche basse (A e B) dovute al fatto che il Comune, ha detto Floris, ‹‹avrebbe bisogno di figure più specializzate, di categoria C, o meglio ancora della D››. Sul versante degli elementi positivi, vanno bene, e benissimo, i processi di partecipazione dei dipendenti alla vita dell’organizzazione. ‹‹E’ stata messa addirittura una cassetta in cui è possibile farci pervenire, in forma anonima, lamentele e suggerimenti - ha detto Farris - I lavoratori sono confortati dal fatto che ciò che scrivono viene comunque preso in considerazione››. Presto il bilancio sociale sarà pubblicato sul sito del Comune, in modo che tutti i cittadini, è stato detto, possano avvicinarsi di più alla cosa pubblica.Sabrina Zedda