Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Rapiti dal suo carisma»

Fonte: L'Unione Sarda
23 settembre 2013


Parlano Mariano Delogu, Emilio Floris e Goffredo Depau
 

I commenti unanimi dei politici cagliaritani
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di Michele Ruffi
«Arriva dritto al cuore, dice quello che pensa la gente», commentano tutti, non senza una punta di invidia. Papa Francesco ha da poco scalato i cinque gradini del Falcon per sparire nella pancia dell'aereo che lo riporterà a Roma. E i politici che lo hanno accompagnato nelle sue dieci ore in Sardegna non possono fare a meno di sottolineare le sue strabilianti doti comunicative: «È veramente affascinante: parla con una grande semplicità, ma la sostanza di quel che dice è molto profonda», osserva Mariano Delogu, sindaco di Cagliari dal 1994 al 2001. Il discorso più toccante? «Quello che ha fatto a braccio, davanti agli operai».
Il Papa che indossa il casco da minatore, il Papa che benedice i guanti del sindacalista Antonello Pirotto, il Papa che bacia la fronte dei bambini e sembra quasi cercare il contatto con la folla. «Le differenze con la visita di Benedetto XVI? L'atteggiamento dei due uomini è diverso. Ratzinger fu decisamente più aulico. Il suo discorso a Cagliari aveva un tono solenne. Francesco riesce a semplificare tutto e rendere più facili e comprensibili anche gli interventi su concetti di alto livello», dice Delogu, che ha partecipato alla messa a Bonaria.
Come il senatore del Pdl Emilio Floris, che promuove l'organizzazione della visita («il risultato complessivo è positivo, ci sono stati disagi ma molti meno di quanto l'evento potesse comportare») e sottolinea la "diversità" di Bergoglio rispetto ai suoi predecessori: «Papa Francesco è molto apprezzato, soprattutto per la discontinuità rispetto al passato. Gli ultimi discorsi sui divorziati, ad esempio, sono importantissimi. Sta aprendo a una fetta di cattolici che fino a poco tempo fa era all'indice».
Il momento più alto coincide con il riferimento «al nuovo dio denaro» e al fatto che «al centro di tutto ci debba essere l'uomo, non i soldi. E questo vale per la Sardegna e per tutto il mondo, è un concetto universale», spiega Floris. «Francesco è un pontefice molto vicino al mondo del lavoro: mi ha colpito quando ha legato la mancanza di un impiego alla perdita della dignità. Le sue parole sono rivoluzionarie e credo che porterà avanti le cose che ha detto: c'è da augurarselo. Poi, non è mai scontato. Lascerà il segno».
Per il presidente del Consiglio comunale di Cagliari Goffredo Depau (Pd), Bergoglio «ha confermato di essere un Papa capace di entrare in sintonia coi sentimenti più profondi della gente. Tocca le corde giuste». Sul sagrato di Bonaria, oltre al sindaco, c'era anche buona parte della Giunta e dei rappresentanti dell'aula di Palazzo Bacaredda. Tutti rapiti dal carisma del pontefice: «L'Isola è corsa ad accoglierlo: avete visto», aggiunge Depau, «quante persone c'erano per strada?». Oltre quattrocentomila, dice la Questura. Pellegrini arrivati dai quattro angoli della Sardegna per sfiorare o anche solo per vedere lui, Francesco. Protagonista assoluto: «E per una volta, la politica è passata in secondo piano».