Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Commercio, un regalo contro la crisi

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2008

Consumi e produzioni in calo, preoccupazione in via Garibaldi e via Manno. Adiconsum: «Resisterà il settore dei giocattoli»

Parte lo shopping. Deidda: «Sarà un Natale di guerra»

Deidda: «Resisteranno i prodotti di qualità e le attività che privilegiano un rapporto diretto tra commerciante e consumatore».
«Sarà un Natale di guerra», dice Giancarlo Deidda, presidente della Camera di commercio e capitano (di lungo corso) di un mondo fatto di piccoli imprenditori e negozianti che hanno tirato la cinghia per mesi con la speranza di respirare durante la corsa al regalo di fine anno. E invece: consumi in picchiata, i fatturati seguono a ruota, il Censis racconta un'Italia che ha paura del futuro e che probabilmente rinuncerà alla classica maratona fatta di pacchetti da scartare. «Sarà un Natale in famiglia», continua Deidda, «che vedrà grandi risparmi, anche se non credo ci sarà un crollo dei consumi. I dati che abbiamo noi però sono a macchia di leopardo. I conti di alcuni commercianti sono agli stessi livelli dell'anno scorso. Una previsione? Resisteranno i prodotti di qualità e le attività che privilegiano un rapporto diretto tra commerciante e consumatore».
VIA ALLO SHOPPING Piccola parentesi: ieri, primo fine settimana di dicembre, sull'asse via Alghero-Garibaldi-Manno si è visto un timido inizio di shopping natalizio. Luminarie accese, buona parte delle vetrine addobbate con palle colorate e fronde di abete, uno struscio che navigava abbondantemente sopra il minimo sindacale. Gran via vai, specialmente nei negozi di abbigliamento. «Non posso trattenermi, ho il negozio pieno di clienti, almeno oggi», commenta al telefono Claudia Cannas, negoziante e segretario di Federmoda. Segno che lo shopping natalizio, nonostante tutto, è partito. Dopo mesi difficili: nelle strade del centro commerciale naturale fino a qualche giorno fa c'era chi proponeva sconti fuori stagione e offerte speciali per cercare di far quadrare bilanci sempre più sbilenchi. Mesi che hanno lasciato sul campo tanti feriti e qualche morto: basta fare una passeggiata per accorgersi che qualche saracinesca è stata abbassata definitivamente e su qualche vetrina è comparso il cartello «cedesi attività».
Gli affari per il momento sono pochi: «In questi giorni ci sarà solo una piccola ricognizione, gli acquisti arriveranno in seguito», osserva Simone Girau, responsabile dell'Adiconsum cagliaritana. «Resisterà il settore dei giocattoli, che non tramonta mai, e la tecnologia. E poi tornerà di moda il regalo riciclato: come al solito, in tempi di crisi». E allora dagli armadi usciranno le cornici d'argento e i foulard fuori moda, accompagnati dai dopobarba ancora sigillati.
PRODUZIONI IN CRISI Se i consumi sono in calo ormai da un anno, strozzati dall'inflazione e dagli stipendi senza potere d'acquisto, ora tocca anche all'altra faccia della medaglia. Cioè le produzioni: «È un segnale preoccupante», spiega Giuseppe Scura, direttore della Confcommercio cittadina, che aggiunge: «C'è una flessione nella creazione degli imballaggi, ad esempio nel settore dell'alluminio: significa che siamo di fronte ad un calo generalizzato delle produzioni». Ma per il periodo natalizio potrebbe esserci una cambiamento: «La gente ha voglia di comprare, anche se queste ultime notizie di crisi frenano un po'. La situazione occupazionale va sempre peggio, le aziende fanno molti sforzi per tenersi sul mercato e il 2009, probabilmente, non sarà un anno di ripresa».
MICHELE RUFFI

07/12/2008