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CAGLIARI Conto alla rovescia per la seconda rata della Tares: entro il 30 si deve pagare la nuova tranche dell'acconto del temuto tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. I cagliaritani – ma è un problema che riguarda tutta l'Italia – continuano a sperare che arrivino (buone) notizie da Roma. Tutti rassegnati a pagare non solo la seconda, ma anche la terza rata con scadenza il 30 novembre: le speranze (e le paure) sono tutte rivolte al conguaglio. Con la scadenza fissata per il 31 dicembre. E sarebbe un pessimo modo di dare addio al vecchio anno e di festeggiare il nuovo: soprattutto se (ma anche qui bisogna capire quali sono le intenzioni del Governo) dovesse diventare realtà la temutissima accoppiata di Natale con l'Imu. Una mazzata che rischia di "mangiarsi" le tredicesime. E di alimentare invece l'effetto recessione. Di Tares si era parlato tanto durante la discussione in aula sul bilancio di previsione. E alla fine era arrivata la decisione di mettere da parte un tesoretto fondo per cercare di bloccare gli effetti del tributo, soprattutto per le famiglie più numerose. Alla fine era stato raggranellato un milione di euro. Con questa suddivisione: 700mila euro per le famiglie composte da quattro o più persone e 300mila per le attività produttive. Per la riserva messa da parte sará utilizzata una parte dei fondi arrivati al Comune dalla soluzione della vertenza relativa ai vecchi crediti con il Cagliari per l'utilizzo del Sant'Elia.

Stefano Ambu