Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vincono le mamme povere

Fonte: L'Unione Sarda
17 settembre 2013

IL CASO. Sussidi in ritardo, loro manifestano e ottengono i soldi

 

È stato necessario l'ennesimo blitz di protesta, ma alla fine la disperazione ha vinto sulla burocrazia. Erano una ventina le mamme che ieri mattina si sono presentate sotto Palazzo Baccaredda, agli uffici della Tesoreria comunale, per contestare il ritardo dei contributi economici a favore delle famiglie indigenti. Poche centinaia di euro che tuttavia alla vigilia dell'inizio dell'anno scolastico sarebbero state ancora più importanti.
«Oggi mio figlio non è a scuola con i suoi compagni ma qui a protestare al mio fianco - spiega Anna S., una delle donne che compongono il presidio - perché non ho i soldi per comprargli lo zaino, i quaderni e i libri. Come può iniziare gli studi in queste condizioni?».
Questa volta il pressing sull'amministrazione ha avuto successo: gli assegni sono stati staccati nel primo pomeriggio, ma l'esito della protesta è stato tutt'altro che scontato sino all'ultimo. La mobilitazione era iniziata giovedì scorso negli uffici dell'assessorato alle Politiche sociali in via Sonnino. Le donne avevano avuto la rassicurazione che i sussidi sarebbero stati concessi lunedì. Così il corteo si è dato appuntamento ieri mattina in via Roma. I responsabili del servizio hanno chiesto ancora un giorno per espletare le ultime pratiche, ma le donne sono state irremovibili. L'incontro ottenuto con l'assessore Susanna Orrù ha infine sbloccato l'iter e dopo ore di incertezza i sussidi sono stati erogati. «Eravamo pronte a tutto, anche a rimanere a oltranza davanti al Municipio - spiega una delle mamme -, non saremmo tornate a casa senza soldi. I nostri figli hanno il diritto di studiare». «Viviamo nella precarietà - aggiunge Nicoletta N. -, a volte pagano il dieci del mese, altre il quindici, altre ancora il venti. Che futuro possiamo dare ai nostri figli se non possiamo acquistare neanche la loro merenda?
Luca Mascia