Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La prima partita sarà con l'Inter

Fonte: L'Unione Sarda
17 settembre 2013

Slitta di una settimana l'inaugurazione dell'impianto. Il club di Cellino: ce la faremo

 

Cantiere in ritardo, Cagliari-Sampdoria si giocherà a Trieste

Addio sogni di un glorioso ritorno a casa per il match contro la Sampdoria. L'appuntamento con la riapertura del Sant'Elia slitterà di una settimana. Ma la promessa di rivedere i rossoblù nello stadio cagliaritano entro settembre dovrebbe essere rispettata. «Al 99,9 per cento giocheremo in casa con l'Inter», dice il vicepresidente della società di viale La Plaia, Giovanni Domenico Pinna.
IL PROCEDIMENTO I lavori di competenza del Cagliari vanno avanti e alla marcia di avvicinamento si aggiungerà una nuova tappa: il Coni comunicherà il via libera al progetto del Comune. Durante il fine settimana tre ingegneri incaricati dal Comitato olimpico hanno esaminato i disegni trasmessi venerdì scorso dall'assessorato ai Lavori pubblici. «Il nostro obiettivo era quello di non rallentare in nessun modo la procedura e così è stato fatto», dice il presidente regionale Gianfranco Fara. Appena il parere positivo arriverà negli uffici del Municipio, verrà convocata una riunione di Giunta per approvare definitivamente il progetto. Poi verranno affidati i lavori. «Preferisco non fare previsioni», chiarisce l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras, «ma posso dire che tutto procede secondo i programmi».
IL CANTIERE Il Cagliari ieri avrebbe dovuto comunicare alla Lega Calcio lo spostamento della partita contro la Sampdoria dal Nereo Rocco di Trieste al Sant'Elia. Ma il cantiere era ancora troppo indietro e il Comune non aveva convocato la commissione comunale di vigilanza. Quindi si è deciso di non forzare i tempi. «In questa occasione abbiamo preferito non bruciare le tappe: meglio rinviare di una settimana ed essere sicuri di disputare in casa la sfida contro l'Inter», spiega il vicepresidente rossoblù Pinna.
Nei prossimi giorni gli operai del Cagliari proseguiranno la costruzione della Curva Nord: gli spalti di metallo ospiteranno una parte dei 5000 spettatori che dovrebbero assistere alla prima partita casalinga dei rossoblù al Sant'Elia. Circa tremila persone dovrebbero sedersi nella vecchia tribuna centrale di cemento armato, su cui interverrà il Comune dopo l'assegnazione definitiva dei lavori. Gli altri duemila andranno sulle tribune Dalmine, che verranno allestite solo in parte: in questi casi le regole impongono non solo che vengano fatti entrare nell'impianto meno di 5000 spettatori, ma anche che gli spazi siano limitati e proporzionati a questa capienza. È possibile dunque che la Curva (che potrebbe in teoria ospitare più di duemila persone) sia montata solo in parte o vengano installati solo duemila seggiolini. Nel frattempo va avanti la realizzazione dei tunnel che dal piazzale esterno dello stadio porteranno fino alle tribune: saranno delle «vie di fuga» nuove di zecca per eliminare i rischi di caduta di pezzi di calcestruzzo.
LA CONFORMITÀ La commissione comunale di vigilanza potrebbe essere convocata per giovedì o venerdì. Accerterà se i lavori saranno sufficienti a dare il via libera alla partita contro l'Inter, seppur con capienza ridotta. In questo caso sarà il sindaco Massimo Zedda a firmare l'autorizzazione. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, lunedì prossimo il Cagliari potrebbe comunicare alla Lega Calcio il cambio del campo di gioco. Poi Comune e società rossoblù continuerebbero a lavorare per il secondo traguardo: l'agibilità dello stadio per 16mila spettatori. Qui entrerà in ballo la commissione provinciale di vigilanza, la stessa che lo scorso anno si è occupata della tormentata vicenda di Is Arenas.
L'APPALTO Questa settimana sarà quella buona per l'assegnazione definitiva dei lavori di competenza comunale: considerati gli importi, sono possibili trattative private con aziende di fiducia le procedure si possono concludere in pochi giorni. L'assessorato ai Lavori pubblici, nel capitolato, fissa in 60 giorni i termini per concludere i lavori ma si tratta di termini di massima che dovrebbero essere ridotti almeno della metà visto che si lavorerà in tre turni. Cioè mattina, sera e notte. Però questi conti riguardano esclusivamente la seconda parte del progetto, quella che servirà all'agibilità per 16mila persone. Da sabato, comunque, al Sant'Elia sono al lavoro anche alcuni operai incaricati dal Comune. Sono quelli dell'impresa che si è aggiudicata la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi: stanno portando a termine alcuni interventi in attesa che il cantiere vero e proprio - quello legato alle competenze del Municipio - venga autorizzato.
Michele Ruffi