Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cultura, Cagliari capitale europea

Fonte: L'Unione Sarda
16 settembre 2013

Il capoluogo si candida per il 2019

Teoricamente la partita vale un milione e mezzo di euro, la cifra che l'Unione europea garantisce alle città che sarà designata Capitale europea della cultura nel 2019. In realtà i vantaggi che Cagliari otterrebbe se ottenesse la candidatura sarebbero molto maggiori. In termini economici, territoriali, di immagine e, come chiede l'istituzione comunitaria, di «rafforzamento dell'indentità culturale interna delle città e dei significati che può assumere per i suoi cittadini».
Marsiglia, per dire, dopo essersi aggiudicata lo scettro di capitale 2013, ha avviato sessanta cantieri tra recuperi, riconversioni e nuove costruzioni che hanno coinvolto archistar come Frank O. Gehry, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Norman Foster e Stefano Boeri. Lo ha fatto dopo aver attirato su di sé cospicui capitali privati ed aver costruito un nutrito calendario di iniziative che dall'inizio dell'anno hanno attirato circa 10 milioni di turisti, anche grazie a una sinergia con la Provenza. Solo al weekend inaugurale, a metà gennaio, c'erano 600 mila persone. Ma Marsiglia ha 860 mila abitanti, è la più grande città della Francia meridionale e attira ben altri investitori. Per ora, che si sappia, Cagliari ha solo il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, con cui il Comune ha sottoscritto un protocollo d'intesa, e sta costruendo un progetto condiviso con associazioni e istituzioni locali.
Il dossier il 20 settembre passerà al vaglio di una commissione composta da tredici esperti: sei nominati dallo Stato italiano, sette dalle istituzioni europee. Venerdì è infatti prevista la prima preselezione che dovrà indicare cinque finaliste tra le 18 città italiane in corsa. Finora, oltre a Cagliari, hanno presentato la loro candidatura Torino, Aosta, Bergamo, Venezia e il nord est, Mantova, Ravenna, Pisa, Siena, Urbino, Perugia, L'Aquila, caserta, Matera, Lecce, Taranto, Palermo, Siracusa e il sud est. Una concorrenza agguerritissima in una partita il cui esito dipende non solo dalla capacità dei candidati di presentare un progetto che risponda ai requisiti base indicati nel bando ma anche dal peso politico e dalla forza della moral suasion che gli attori sapranno esercitare. «Siamo pronti a raccogliere la sfida: naturalmente ci occorrerà anche la collaborazione di altre istituzioni, come la Regione o l'Università», ha detto Zedda in fase di presentazione della candidatura.
Certo, Cagliari ha potenzialità importanti ma ha ha ancora aperta la questione Tuvixeddu, non ha saputo adeguatamente valorizzare il parco di Molentargius, deve trovare risorse per riportare l'Anfiteatro al suo splendore, ha un tessuto urbano poco coeso. Il dossier che sarà presentato venerdì è top secret. Si sa che dentro c'è la valorizzazione di sant'Elia e la sua riconnessione al territorio. Se ne parla da decenni.
Fabio Manca