Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Attese a Bonaria 450mila persone

Fonte: La Nuova Sardegna
16 settembre 2013

La macchina organizzativa sta mettendo a punto i dettagli Monsignor Puddu: «Importante il contributo dei volontari»




di Felice Testa wCAGLIARI Manca una settimana all’arrivo di Papa Francesco e monsignor Franco Puddu, presidente del comitato organizzatore, dice di sentirsi come in un film di Charlie Chaplin con l’incubo che, dopo aver preparato tutto nei minimi particolari, l’ultimo giorno non funzioni più nulla. «Abbiamo allestito 15 mega schermi, nel largo Carlo Felice, lungo via Roma e nello spazio vicino alla Fiera, distribuito 80mila pass per l’area della basilica di Bonaria e altri diecimila per l’incontro con i giovani e il mondo del lavoro, in occasione del quale abbiamo previsto un ampio spazio libero, nel largo Carlo Felice, dove potranno essere presenti oltre 50mila persone. Tutti i pass che avevamo a disposizione sono esauriti – dice monsisgnor Puddu facendo un po’ di conti sul lavoro svolto – . Questa settimana sarà dedicata agli accordi con le autorità per la sicurezza, in stretta collaborazione con la gendarmeria vaticana, e agli ultimi allestimenti dei palchi. Alcuni, come si dice in gergo tecnico sono “carrozzati”, cioè montati su camion e verranno piazzati all’ultimo momento, dopo che i fedeli saranno transitati per i varchi. Sugli schermi trasmetteremo la diretta Rai della messa del pontefice e questo dovrebbe alleggerire un poco la pressione nella zona della basilica». Anche ieri, domenica, sono proseguiti i lavori di montaggio delle strutture che ospiteranno gli schermi, con la preparazione delle postazioni in via Roma, imbandierata con i vessilli italiani, argentini vaticani e dei quattro mori. La macchina organizzativa per l’arrivo del terzo papa a Cagliari mobilita numeri imponenti per far fronte a una previsione che parla di 450 mila persone in città per accogliere Francesco. «Gran parte del lavoro sarà affidato ai volontari – continua monsignor Puddu –. Saranno 1.500, che parteciperanno anche a una tre giorni preparatoria, alla Fiera campionaria, un campo di lavoro che consentirà loro di frequentare un corso professionale di primo soccorso. Un apprendimento che avrà una ricaduta, dopo l’evento della visita papale, nelle comunità di provenienza dei giovani. Accanto ai 1.500 volontari del comitato organizzatore, ci saranno i giovani delle associazioni, del 118, dell’Unitalsi , della Protezione civile e della Croce rossa, per un totale di circa 2.500 persone». I fuori programma al quale papa Bergoglio ha abituato tutti in occasione delle sue comparse in pubblico non preoccupano monsignor Puddu. «Abbiamo già avuto – ricorda – l’esperienza della visita di Giovanni Paolo II. Nell’incontro con i giovani, attraversò due ali di folla, venne circondato dai ragazzi e l’appuntamento sul palco venne ritardato. Fu un ritardo che ci permise di riattivare tutte le apparecchiature che avevano smesso di funzionare dopo tre ore di acquazzone. La voglia incontenibile di Papa Francesco di incontrare la gente non creerà problemi, a mio avviso. Francesco insegna tenerezza e ci si avvicina a lui con cautela e gentilezza. Il suo modo di fare corrisponde un po’ a quello di noi sardi, abituati a non eccedere nel manifestare i nostri sentimenti. Sono sicuro che i sardi si avvicineranno al papa con una specie di “gioiosa severità”. Da parte nostra ci sarà tutto l’impegno per accoglierlo con sobrietà e con le misure di sicurezza necessarie. È il nostro 1% di contributo all’evento, l’altro, il 99%, è Francesco».