Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Viale Bonaria, trovato morto un senzatetto

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2013


Nella ex Cariplo
 

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Gaetano Lai è morto su un pezzo di cartone, il suo letto, sotto il porticato dell'ex Cariplo tra viale Bonaria e via Sonnino, da tempo la casa del clochard 45enne originario di Rivoli e con residenza a Carbonia. Lo hanno trovato gli amici senzatetto, all'alba. Non si muoveva. Hanno avvisato il 118 ma l'intervento dei medici non è servito a nulla. Il cuore di Lai aveva smesso di battere da diverse ore. «Morte naturale», ha sentenziato il medico legale. Nessun segno di violenza, nessun giallo, nessun dubbio: per questo non ci sarà bisogno dell'autopsia. Il corpo è stato restituito ai familiari.
«Andate via. Non c'è nulla da vedere». Un'amica di Lai, a metà mattina, non ha gradito la presenza di giornalisti, fotografi e operatori tv. Il corpo del 45enne era già stato portato via dopo l'autorizzazione del magistrato. Anche i carabinieri della compagnia di Cagliari, coordinati dal capitano Paolo Floris, dopo aver sistemato il nastro bianco e rosso attorno al giaciglio, avevano già lasciato la sede dell'ex Cariplo utilizzata da diversi senzatetto per trascorrere la notte. La donna, anche lei senza fissa dimora, scossa dalla morte di Gaetano si è sfogata lanciando una bottiglietta di plastica, piena d'acqua, contro un operatore di Videolina, rimasto lievemente ferito.
Una morte drammatica, avvenuta a pochi mesi dalla denuncia de L'Unione Sarda. Il racconto, nelle pagine del giornale, del “terzo mondo” sotterraneo, un'autorimessa allagata trasformata in appartamento per dieci persone, è servito a spostare di qualche metro il dramma dei senzatetto che affollano il centro storico. Il livello dell'acqua era diventato troppo alto e i disperati dei sotterranei dell'ex Cariplo si erano trasferiti: alcuni avevano cambiato zona, altri avevano occupato i terrazzini al primo piano dell'ex sede della Corte dei Conti, in via XX Settembre. La solidarietà non è mancata: cibo e assistenza, garantita anche dalle associazioni di volontariato e dalle cooperative sociali. Sufficiente per far sopravvivere alcuni clochard. Insufficiente per garantire una vita dignitosa a queste persone. Costrette, come accaduto a Gaetano Lai, a morire per strada.
Matteo Vercelli