Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, manca ancora il visto del Coni

Fonte: L'Unione Sarda
11 settembre 2013


SANT'ELIA. Si accorciano i tempi in vista della gara del 21 con la Sampdoria, dubbi anche per l'Inter
 

Si montano le tribune ma la burocrazia ritarda i lavori del Comune
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Il progetto non è ancora arrivato negli uffici del Coni. Eppure la distanza tra il Municipio e la sede del Comitato olimpico regionale - in via Sonnino - non è tanta. «Lo aspettiamo nelle prossime ore», spiega il presidente Gianfranco Fara. La giornata buona potrebbe essere oggi, quando il Comune dovrebbe inviare le carte della ristrutturazione del Sant'Elia per ottenere il parere obbligatorio del Coni. Poi ci vorranno due-tre giorni al massimo. «Siamo già pronti a firmare, appena verrà trasmesso il progetto verrà preso immediatamente in esame dai nostri tecnici e in poco tempo daremo il via libera», assicura Fara.
TAPPE FORZATE L'ultimo passo della procedura necessaria per affidare i lavori di «adeguamento» dello stadio risale a venerdì scorso. Quando la Giunta comunale ha approvato il progetto. Una volta ricevuto l'k del Coni (e della Figc) il documento dovrà tornare sul tavolo dell'esecutivo Zedda. Solo un passaggio formale: sarà ri-approvato e finalmente gli uffici potranno occuparsi dell'affidamento dei lavori. Considerati gli importi in ballo, sono possibili trattative private con aziende di fiducia del Comune e tutto si potrebbe concludere entro una settimana.
CONTROLLI SUL CANTIERE Poi sarà la commissione comunale di vigilanza a controllare il cantiere: dopo questo gradino, se l'organismo darà il via libera, il sindaco potrà firmare l'autorizzazione all'utilizzo del Sant'Elia per una capienza di cinquemila spettatori.
Nel frattempo i lavori nello stadio continueranno, per raggiungere il secondo obiettivo: l'apertura a 16mila tifosi. Ma qui entrerà in campo la commissione provinciale di vigilanza.
LO SCHEMA DEI LAVORI Il Comune, che al momento ha stanziato 500mila euro, si occuperà di risistemare le tribune in muratura già esistenti, gli spogliatoi, oltre al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l'agibilità del Sant'Elia. Spetterà invece al Cagliari allestire le tribune amovibili per completare l'impianto. Suddivisione dei lavori e tempi massimi per la loro conclusione sono fissati dalla convenzione sottoscritta da club rossoblù e amministrazione: sessanta giorni per consegnare le opere complete.
Per la prima partita al Sant'Elia si punterà a rendere disponibile una porzione dello stadio per ospitare 5mila persone. Probabilmente il settore su cui si lavorerà per primo sarà quello delle vecchie tribune in muratura. Per riaprirlo sarebbero necessari piccoli ritocchi e l'adeguamento, con la realizzazione di un tunnel, delle vie di accesso e di uscita.
TEMPI STRETTISSIMI La prima scadenza sul calendario è quella del 21 settembre, quando il Cagliari affronterà la Sampdoria. Per ora l'obiettivo è sempre quello di riaprire lo stadio per la sfida coi blucerchiati, ma sarebbe un vero e proprio miracolo. Nel caso gli operai non riuscissero a completare la prima tranche di lavori, sarà necessaria un'altra “trasferta” a Trieste. Il 29 settembre, al Sant'Elia, è attesa l'Inter.
Michele Ruffi