Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Acqua e bus, impennata delle tariffe locali

Fonte: La Nuova Sardegna
2 settembre 2013

Crescono in media del 4,9% in un anno. Tensione sui trasporti, specie quelli extra-urbani (+9,3%)




ROMA Acqua, rifiuti, bus e metro: sono le tariffe a controllo locale che hanno visto gli incrementi più sostanziosi in 12 mesi, a cavallo tra 2012 e 2013. Meno elettricità e gas, più acqua potabile e trasporti extra-urbani: è il mix che, nei 12 mesi, ha mantenuto su livelli sostenuti l'inflazione tariffaria e zavorrato i bilanci delle imprese e i portafogli delle famiglie italiane. A pesare di più sono però le tariffe locali, cresciute in media del 4,9% rispetto a quelle a controllo nazionale: +3,5% in media nei 12 mesi. Emerge da un'analisi di Unioncamere sull'andamento dei prezzi amministrati a controllo locale e nazionale, realizzata attraverso il proprio Istituto di ricerca specializzato Indis. «Per rilanciare i consumi e accompagnare i segnali di ripresa dell'economia - ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è indispensabile rallentare la corsa di tasse e tariffe, a cominciare da quelle locali. I tanti, piccoli mercati protetti che ancora resistono riducono il potere d'acquisto di famiglie e imprese e sono un freno alla ripresa». Il quadro complessivo delle tariffe mostra andamenti molto differenziati: restano sotto tensione i prezzi dei servizi pubblici locali, sui quali pesano i tagli ai trasferimenti agli enti territoriali disposti dall' amministrazione centrale. Gli incrementi delle tariffe locali tendono a concentrarsi su trasporti e mobilità: +5,3% medio tendenziale per il trasporto urbano e +9,3% per i collegamenti extra-urbani. Seguono a ruota acqua potabile (+6,7% sempre tra maggio 2012 e maggio 2013), rifiuti urbani (+4.7%). Ma incidono anche taxi (+5,2%), e treni regionali (+3,8%), senza dimenticare la voce “altre tariffe locali”, (+5,2%). Nel quadro nazionale, aumenti consistenti si evidenziano per le tariffe telefoniche (+9.9%), pedaggi autostradali (+4,1%), tariffe postali (con un balzo, +10,1%), canone tv (+1,4%), mentre sono in calo i trasporti ferroviari (-1,3%). Ma c'è una nota positiva: rispetto al consuntivo 2012 le tariffe 2013 (anche se superano il tetto del 3%) sono in flessione: l'anno scorso l'aumento medio dei prezzi amministrati (locali, centrali, energetici e non) era stato del 6,6%. Una decelerazione che in buona misura è da ricondurre alla brusca frenata delle tariffe energetiche, determinata dagli aggiornamenti trimestrali delle condizioni economiche di riferimento per i mercati regolati dell'energia elettrica e del gas naturale scattati il 1 gennaio ed il 1 aprile. In 12 mesi fino a maggio 2013 energia elettrica segna +0,3% e gas per uso domestico +1,6%.