Davide Carta, Pd, spiega perchè da solo un rimpasto non aiuterebbe l’esecutivo
CAGLIARI Settembre, cambia il tempo. E deve cambiare anche la Giunta. Almeno per la inevitabile sostituzione delle due pedine mancanti. Il peso del Pd in questa vicenda è ancora da verificare, ma è certo che la luna di miele col sindaco è terminata. «Non abbiamo mai chiesto il rimpasto puro e semplice, che da solo non serve – spiega il capogruppo dei Democratici Davide Carta – ma chiediamo che il sindaco faccia una riflessione su ciò che ha funzionato o non ha funzionato. Quello che ci aspettiamo è che vengano scelti assessori all'altezza delle sfide, competenti e in grado immediatamente di entrare nel vivo dei progetti che portiamo avanti. Chiediamo un profilo complessivo: più gioco di squadra». In generale il Pd chiederà, secondo quanto anticipa Carta, un «maggiore dialogo con la città». La spinta arriverà anche dal consiglio e dalle commissioni a partire dalla prossima settimana. «C'è un programma – spiega il capogruppo Pd – molto vasto e dobbiamo inquadrare delle priorità e condividere insieme atti di indirizzo funzionali ad alcune materie. Gli esempi? Housing sociale e casa, ma anche animazione economica. E servizi sociali. Tra i temi anche quello del rumore: i problemi della movida vanno risolti sul modello di quanto già sperimentato in tante altre città. E ci sono i temi di cui si è parlato durante la discussione sul bilancio di previsione: se ne riparlerà anche a novembre con l'assestamento». (s.a.)