Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luogo meraviglioso, ma in troppe zone domina il degrado

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2013

IL TOUR. Tante contraddizioni

 


 

Già all'entrata, dall'accesso principale di via La Palma, si capisce che si tratta di un'oasi di una bellezza rara. Ma si nota anche subito lo stato di abbandono di un'area che meriterebbe ben altro trattamento. Il Parco di Molentargius, nonostante il grande impegno di chi ci lavora, è poco frequentato e mal tenuto in alcune zone. Ma già così è comunque un qualcosa fuori dal comune. Il parcheggio realizzato all'entrata del compendio invece di essere pieno di cittadini e turisti è uno sterrato praticamente vuoto. Peccato perchè là vicino, appena superato il ponte (a fianco ce n'è un altro ancora da ultimare, inaccessibile per ora), c'è un parchetto in buone condizioni, anche se è circondato da recinzioni quasi nascoste dalle sterpaglie che crescono ogni giorno di più. Si entra (un solo accesso aperto) in una pineta dove anche in estate il caldo quasi non si sente. E poi panchine, tavole per fare gli esercizi fisici, giochi per bambini. Là vicino una vasta area con l'erba dove ci sono un campo da pallavolo e un canestro da basket. Ma è tutto desolatamente deserto: solo un gruppo di scout, seduti ad ascoltare la loro guida. Anche dalle altre parti non è che ci sia così tanta gente, anzi. Nei percorsi predisposti si incontra qualche appassionato di jogging ogni tanto, e persone in bicicletta. Per il resto si vedono due agenti della Municipale a cavallo e qualche residente che entra o esce con la macchina da Medau Su Cramu, il quartiere attaccato a Molentargius. Strade sterrate quelle del rione, dove si possono vedere pecore al pascolo, maiali, cani senza padroni. E reti di recinzione rotte.
Poi c'è lo spettacolo dei fenicotteri. Loro hanno deciso che Molentargius è il luogo ideale. Non a caso anche quest'anno c'è stato un boom di nascite. Ad alcuni dei nuovi “pulli” sono stati applicati anelli speciali di plastica, ognuno dei quali ha un numero preciso, in una zampetta. Una procedura senza conseguenze negative per i volatili, ma fondamentale per studiare le migrazioni. Strumenti che consentiranno l'identificazione degli animali nei monitoraggi che verranno effettuati e che permetteranno di seguirli nei loro spostamenti. (p.c.c.)