Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La voragine Molentargius

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2013

I conti in tasca all'ente Parco: sono in arrivo altri 14,5 milioni dalla Regione

 

In 20 anni spesi 53 milioni. Il direttore sta in hotel

Uno degli obiettivi dell'accordo tra l'area marina protetta di Villasimius e il parco del Molentargius, che ha portato ad avere un unico comando per due beni ambientali belli quanto importanti per lo sviluppo del Sud Sardegna, era anche quello di risparmiare: un direttore costa meno di due. La convenzione però prevede anche che «le spese di viaggio per recarsi presso l'Ente parco» siano «a carico di quest'ultimo».
SOGGIORNO IN HOTEL E così, da quando è stato nominato - novembre 2012 - fino a oggi, Bruno Paliaga alloggia (quando è in città) in un hotel. Un albergo a quattro stelle che fino a ora è costato circa ottomila euro, pagati con due determine (la 494 del 2012, da 4.420 euro, e la 418 del 2013, di fine luglio, per 3.482 euro), dagli uffici del Molentargius. Paliaga spiega di avere casa a Villasimius e di godere dei servizi - a mezza pensione - della struttura cagliaritana per tre giorni alla settimana: «Non mi pare scandaloso, del resto è l'unico costo che ho per il Parco». Lo stipendio (netto dichiarato: «2.400 euro al mese») viene garantito al 70 per cento dal Comune di Villasimius e per il 30 dall'amministrazione dell'oasi, di cui sono azionisti i Municipi di Cagliari, Quartu, Quartucciu e Selargius, oltre alla Provincia. I fondi del Bilancio però li mette la Regione: e gli ottomila euro per l'albergo sono briciole in confronto ai soldi spesi nell'ultimo ventennio.
53 MILIONI Dal 1992 al 2005 sono stati impegnati circa 53 milioni di euro, arrivati anche attraverso fondi europei. Soldi che sono serviti per riqualificare i canali dello stagno e bonificarlo dagli ordigni bellici lasciati in ricordo dalla seconda Guerra mondiale. I lavori, ovviamente, sono durati molto più del previsto. Ma non sono bastati, tanto che oggi è necessario un nuovo intervento.
NUOVI FONDI L'8 agosto Paliaga ha firmato l'accordo definitivo con la Regione per l'arrivo di 14,5 milioni di euro. «Il primo acconto dovrebbe arrivare in poco tempo, spero». I nuovi finanziamenti, attesi da tempo, serviranno per «rifare gli argini e rimettere a posto tutto il sistema idraulico delle saline». Poi si potrà dare il via anche al piano di acquisizioni che servirà a creare le «fasce tampone», necessarie per combattere la piaga degli ultimi anni, cioè gli incendi. In alcune zone Molentargius confina direttamente con le strade: basta una sigaretta per scatenare un inferno. Paliaga punta a disegnare delle zone-cuscinetto per evitare che il fuoco arrivi fino ai nidi dei fenicotteri, nel cuore dell'oasi.
L'INDAGINE Negli uffici del Parco invece ha bussato qualche giorno fa la polizia giudiziaria: su richiesta della Procura della Repubblica, ha acquisito gli atti legati a un convegno organizzato a gennaio da Vivilitalia, una società creata da Legambiente. L'incontro di tre giorni è costato 12mila euro Workshop, dibattiti e finale con giro in battello. Una chiatta elettrica acquistata un anno fa che, per la cronaca, si è guastata molte volte in poco tempo. A metà luglio sono state cambiate le otto batterie del motore: altri 3.500 euro.
Michele Ruffi