Rassegna Stampa

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Assalto ai coperchi dei tombini. In azione i “cercatori di ferro”

Fonte: web cagliaripad.it
29 agosto 2013

 

Marciapiedi di via San Paolo distrutti a picconate: è caccia alle chiusure dei pozzetti. Il risultato? Degrado e voragini circondate da transenne che spesso volano sull’asfalto. Casu, Psd’Az: “Serve un sistema di videosorveglianza”

Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it


 

I responsabili sono i “cercatori di ferro”. Quelli che hanno asportato decine di coperchi dei tombini del marciapiede di via San Paolo, scavando poi ulteriori voragini nei tombini coperte da lastre di cemento alla ricerca di altro materiale ferroso, sistemato all’interno dei pozzetti.

Il tutto, probabilmente, allo scopo di rivendere il materiale trafugato e portarsi a casa qualche spicciolo. Forse gesti dettati dalla disperazione o dalla crisi, come ammette lo stesso Paolo Casu, consigliere comunale Psd’Az, autore di un’interrogazione in aula. Ma comunque da combattere, per il pericolo incombente sui passanti e per l’imbarazzante biglietto da visita offerto proprio all’ingresso della città. Il problema nasce a luglio, quando i coperchi dei tombini divelti dai marciapiedi di via san Paolo sono tantissimi. Portati via quelli in ferro, demoliti a picconate quelli in cemento.

Il risultato sono pericolose e degradanti voragini. A questo punto gli uffici tecnici del Comune scelgono la soluzione tampone: invece di ricoprire i pozzi, li circondano da transenne, che, quando non cadono sull’asfalto spinte dal vento creando dei rischi alla circolazione, contribuiscono al degrado della zona, specie se restano mesi. “La cause sono da ricercare nel malessere sociale e nella crisi”, spiega Casu, “che spingono gli individui a prendere di mira gli strumenti di pubblica utilità. Perché però gli uffici tecnici non abbiano sostituito i coperchi o non abbiano provveduto a riparare le voragini aperte”. Casu ha anche chiesto l’attivazione di un efficace sistema di videosorveglianza per scoraggiare i malintenzionati.