Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Eroina, è di nuovo emergenza

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2013


Una giornata tra le strade di Is Mirrionis dove si ritrovano gran parte dei tossici
 

L'ira dei residenti: si iniettano la dose davanti ai bambini
Sembrava scomparsa, invece è ancora lì, tra i vicoli di Villanova, a due passi dalle strade dello shopping, a Sant'Elia, ma soprattutto tra i palazzi di Is Mirrionis - nel quadrilatero tra via Cinquini, via Alliata, via Is Cornalias, via Sampante - a pochi metri dagli scivoli in cui giocano i bambini delle scuole.
Retaggio degli anni '70, compagna e ispiratrice di grandi musicisti, causa indiretta di centinaia di migliaia di morti quando l'Aids sembrava invincibile, l'eroina è tornata. Anzi non è mai andata via. Certo, ex droga di maggioranza relativa, è stata messa in minoranza dalle sostanze sintetiche, dall'hascisc e dalla cocaina, diffuse in ogni ambiente e usate ad ogni età (al Serd, 3000 “dipendenti” assistiti, parlano di primo approccio a 11 anni), ma con il passare degli anni riconquista spazi nel pianeta droga. Come se la Dc tornasse al governo.
DECINE DI DENUNCE Il fenomeno è serio, non a caso oggi sarà al centro di una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. A darne la misura sono le decine di denunce raccolte nell'ultimo anno dalle forze dell'ordine. Esposti presentati in particolare da residenti di Is Mirrionis, consiglieri comunali, commercianti, insegnanti. «Si siedono nelle panchine si “fanno” davanti a tutti, bambini compresi e buttano le siringhe dappertutto, compresi i giardini dove giocano i ragazzini», racconta Simona Murtas edicolante tra via Quirra e via Is Cornalias e portavoce di decine di indignati del quartiere. Ogni tanto c'è chi punta la siringa al collo a qualcuno per chiedere soldi, chi ruba nei negozi. Capitava anche si spogliassero per lavarsi nella fontanella di via Sampante prima che, giustamente, il Comune chiudesse l'acqua. «Se fanno l'indulto ce li ritroviamo tutti qui», preconizza l'edicolante ricordando che molti tossici sono a Buoncammino. La protesta cresce tra gli abitanti dei palazzi ex Gescal, a cui i tossici rubano spazi e serenità.
I LUOGHI DEI BUCHI Le immagini scattate da Alessandro Congia documentano una giornata dietro una cabina dell'Enel in via Alliata, ai margini di uno spazio verde che dovrebbe avere ben altre destinazione ma che nessuno utilizza per paura delle siringhe: tra le sei del mattino e l'imbrunire transitano oltre quaranta persone. Altre centinaia si iniettano la dose in via Serpieri, a ridosso del muro del seminario arcivescovile, nel parcheggio del parco di San Michele, dietro gli ex fortini militari del colle.
LE MORTI DI OVERDOSE Sino a qualche mese fa molti si “facevano” e dormivano anche nell'ex circoscizione di via Cinquini, fino a quando l'emergenza è stata tale da indurre il sindaco a emettere un'ordinanza di sgombero. Questo non ha impedito a Francesco Casula, 46 anni di Nuraminis, di entrare nell'edificio, iniettarsi una dose e morire. Il sistema d'allarme appena installato non ha funzionato. È il penultimo di quattro morti di overdose di eroina nell'ultimo mese. Dopo di lui è morto Simone Columbu, 43 anni, altri sono stati salvati da équipe del 118 grazie al Narcan.
DROGA DEI POVERI L'eroina è la droga dei poveri, visto che una dose costa dieci euro. Ma di dosi ne servono da tre a otto in una giornata. Anna Loi, direttrice del Serd (Servizio per le dipendenze) della Asl, dice che oggi molti assieme all'eroina si iniettano la coca. Moltiplicando l'effetto devastante. E i costi. Materiali e sociali.
Fabio Manca