Rassegna Stampa

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Artisti di strada tutto l'anno nelle piazze di Cagliari:ecco il regolamento

Fonte: web Castedduonline.it
22 agosto 2013

Giocolieri e street band nel centro storico

 



di  Federica Lai


 


Artisti di strada tutto l’anno e nei punti strategici della città, come parchi e piazze del centro storico. La commissione e l’assessorato alla Cultura di Cagliari, su proposta dell’esponente della Giunta Zedda, Enrica Puggioni, stanno pensando a un regolamento che agevoli e aiuti questa categoria di artisti, così come succede nelle grandi città europee, ma anche italiane. L’idea è infatti quella di seguire l’esempio del Comune di Milano, che ha messo nero su bianco un regolamento che disciplina l’attività delle “espressioni artistiche di strada” (giocolieri, contorsionisti, mimi, street band), e dei “mestieri artistici di strada” (pittori, scultori, truccatori).

“Dal momento che gli artisti di strada non possono accedere ai contributi comunali – spiega Francesca Ghirra, presidente della commissione alla Cultura – con l’assessore Puggioni stiamo pensando di mettere su un regolamento che agevoli questa categoria, esonerandoli da tasse come la Cosap. E faciliti le procedure burocratiche, individuando delle aree strategiche in città dove si possa praticare l’arte di strada tutto l’anno: piazze e parchi dove si possa dare sfogo a musica e spettacoli nel pieno rispetto del piano acustico comunale. Sarà poi necessario valutare come utilizzare questi spazi”.

L’idea è quella di istituire un regolamento sulla base di quello del capoluogo lombardo. “A Milano – continua Francesca Ghirra – gli artisti di strada possono chiedere uno spazio per un certo periodo di tempo, tre mesi all’anno, in modo da creare una rotazione. E garantire a tutti la possibilità di avere uno spazio a disposizione. In assessorato sono arrivate molte richieste, quindi è necessario adottare un regolamento apposito. A settembre cominceremo a lavorarci su con la commissione, e chiameremo alcuni artisti per capire le loro esigenze, e quali possono essere gli spazi più appetibili”.