Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il cuore grande dei cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2013


Dai duemila chili di pasta donati dal “sig. Sulis” ai 40 euro regalati dal vecchietto
 

In 17 giorni 26 tonnellate di viveri alla mensa Caritas
Qualcuno stava mettendo in dubbio il fatto che i cagliaritani avessero un grande cuore. La Caritas meno di un mese fa aveva lanciato un allarme: le scorte per la mensa dei poveri stavano per terminare, erano necessarie nuove donazioni. Una crisi del sistema caritatevole, insomma.
GLI SCONOSCIUTI Ma il cuore dei cagliaritani è grande, grandissimo. Andava solo sollecitato. La dimostrazione arriva da persone come Maria Elena Solla, che a titolo personale e senza che nessuno le avesse chiesto nulla, ha deciso di organizzare una festa privata dalla quale si sono ricavati centinaia di chili di alimenti. Oppure un signore che qualche giorno fa è entrato in un market e ha comprato quasi duemila chili di pasta, più 900 di pelati. E ha detto di destinare tutto alla Caritas, con una lettera: «Da parte del signor Sulis». E poi Fortunato Ladu, leader del Movimento pastori sardi, che quando ha letto l'allarme lanciato da Don Marco Lai si è dato da fare: una categoria come la sua non poteva non dare un grande contributo. O la farmacia Piga, che ha donato un migliaio di medicinali, prodotti costosi e che, purtroppo, quando non si ha da mangiare vanno in secondo piano. E ancora dipendenti di Regione, Guardia di Finanza, Prefettura, Forestale, Protezione Civile. Anche i Lions e i Gesuiti.
POVERI MA GENEROSI Per non parlare di coloro che non avevano molti soldi da parte, ma che hanno fatto di tutto per poter dare il loro contributo. Come il pensionato che non poteva uscire di casa, ma che ha chiesto ai volontari di andare a prendere la sua offerta. Quaranta euro in tutto, ma che in realtà hanno un valore inestimabile. E poi c'è chi, suo malgrado, non ha potuto fare nulla. Come una vecchietta che non aveva denaro da offrire e ha contattato il centro Caritas. Con le lacrime agli occhi ha chiesto scusa.
LA SOLIDARIETÀ Alla fine, venti mila euro in donazioni in denaro e circa 26mila chili di viveri. C'è di tutto: in testa la pasta (fresca e secca) con circa 8.500 chili, 6.500 di frutta e verdura, 5.703 di pelati e passata, 1.300 di semi, 1.000 d'olio d'oliva e tanti altri prodotti. Facendo un rapido calcolo di tutto il quantitativo si arriveranno a fare più di 500 mila porzioni.
LA CARITAS «Eravamo arrivati al punto che non sapevamo cosa dare da mangiare - spiega Don Marco Lai, referente della Caritas sarda - la nostra responsabile della cucina mi chiedeva se era il caso di andare a comprare delle uova perchè non sapevamo se il cibo sarebbe bastato per tutti».
Poi la svolta con l'sos: «Il risultato è stato un atteggiamento di responsabilità che sembrava non esserci più - prosegue Don Lai - Un'azione solidale straordinaria. Purtroppo ci stiamo accorgendo tutti che l'emergenza a Cagliari non riguarda solo il cibo, ma anche il settore abitativo. In troppi vivono una situazione di totale degrado». Poi conclude: «Spero che d'ora In poi ogni volta che si vada a fare la spesa si abbia anche un sacchetto a parte riservato alla solidarietà».
Piercarlo Cicero