Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco quando interviene la polizia

Fonte: L'Unione Sarda
12 agosto 2013


Ma nelle situazioni più disperate spetta al sindaco emettere un'ordinanza per motivi igienico sanitari
 

Se gli alloggi vengono occupati abusivamente scatta subito lo sgombero
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C'è chi si accontenta di una panchina o di un garage allagato. Altri occupano ex scuole o edifici abbandonati. I più temerari, pur di avere un tetto sotto cui stare, arrivano a rubare le abitazioni ai proprietari o ai legittimi assegnatari.
L'emergenza casa a Cagliari si fa sentire. E quando scattano sgomberi o sfratti si mette in moto la complessa macchina che vede scendere in campo le istituzioni (il Comune con Municipale e Servizi sociali, l'Asl 8 e il 118), forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri e Finanza), i vigili del fuoco e i tecnici di Abbanoa ed Enel. Davanti all'occupazione abusiva di una casa comunale o di Area scatta un'indagine penale. La segnalazione dell'abitazione portata via all'assegnatario o vuota (ma di proprietà comunale) dà il via alle indagini. Due le strade a cui si può arrivare per lo sgombero.
Quando una casa è stata rubata a un'altra persona, soprattutto ai danni di anziani magari momentaneamente in ospedale, la Procura emette un decreto di sequestro preventivo per poter poi rendere l'abitazione al legittimo proprietario. Nei casi più delicati, davanti a interventi in quartieri popolari considerati a rischio, Polizia municipale e assistenti sociali del Comune (sempre presenti per gestire situazioni difficili quando ci si trova davanti occupanti con bambini, anziani o persone disabili) vengono accompagnati dalle forze dell'ordine (Carabinieri, Polizia e Finanza). Sul posto, come prevede il protocollo d'intesa tra Prefettura, Procura e Comune di Cagliari, anche vigili del fuoco e i mezzi del 118. Quasi sempre ci sono anche i tecnici di Abbanoa e dell'Enel.
Se la struttura occupata, di proprietà comunale, è libera, accanto al procedimento penale sono emesse delle ordinanze di sgombero firmate dal sindaco. Non essendoci carattere d'urgenza, spesso restano inapplicate. Anche in questo caso lo sfratto è gestito con lo stesso dispositivo di uno sgombero per decreto di sequestro.
Ci sono poi le situazioni drammatiche di persone costrette a vivere in condizioni disumane, in abitazioni, garage o edifici. Lo sfratto è una decisione, delicata, del sindaco: può emettere un'ordinanza di sgombero per motivi igienico sanitari. Prima si cerca di intervenire con i servizi sociali, le associazioni di volontariato e la Caritas. (m. v.)