Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Restyling per i due “templi” rossoblù

Fonte: La Nuova Sardegna
12 agosto 2013

Lavori quasi ultimati al Vanni Sanna per il ritorno della Torres in Lega Pro, tempi un po’ più lunghi per il Sant’Elia




SASSARI l tifosi sardi possono tirare un sospiro di sollievo. Il Cagliari e la Torres non dovranno fare le valigie per cercare una casa in regola con le normative del cosidetto “decreto Pisanu”. Il rossoblù di Lopez torneranno al Sant’Elia (il sindaco Zedda ha spiegato i termini della nuova convenzione e i tempi per la messa a norma della struttura) quelli di D’Adderio potranno restare al Vanni Sanna, ridotto nella capienza ma reso decisamente più ospitale e, soprattutto, in regola con le richieste della lega pro. Ieri il sindaco Gianfranco Ganau, accompagnato dagli assessori alle Manutenzioni e allo Sport, Stefano Perrone e Alessio Marras, ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento delle opere. I lavori hanno riguardatola realizzazione di un bypass fognario,la sistemazione dello spogliatoio arbitri dove è stata demolita la muratura esistente e predisporto un locale con il lettino massaggi,la sistemazione del locale per il controllo antidoping con relativa sala attesa,l'adeguamento della sala stampa, la realizzazione di un muro di separazione tra la tribuna coperta e il piazzale di accesso agli spogliatoi,lo spostamento e la sistemazione delle recinzioni metalliche nella curva sud con la creazione di un nuovo settore ospiti con una capienza di 520 posti. Sono stati anche “trasferite” le due palme e il piccolo monumento realizzato in ricordo delle vecchie glorie rossoblù, per ricavare un'area sosta per i bus delle squadre e per i mezzi di servizio. Ma l’intervento di maggiore impatto, almeno dal punto di vista ottico, è quello realizzato nella tribuna centrale che ha una capienza ridotta col sacrificio delle gradinate inferiori, che sono coperte da lastre di cemento rivesitite da prato sistetico. Sono stati poi messi a norma gli impianti elettrici e pitturati gli spogliatori, il tunnel di accesso al campo e i gradoni. Uno “scherzo” da 500 mila euro che se da un lato ridà dignità allo stadio sassarese dall’altro lascia più di un dubbio sulla rigidità del decreto Pisanu. Anche perchè per ritornare alla capienza originaria (poco più di 10mila posti) occorreranno altri lavori e un investimento superiore al milione di euro.