Rassegna Stampa

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Grotte e allagamenti in piazza d'Armi, via ai controlli sotto l'asfalto

Fonte: web Castedduonline.it
31 luglio 2013

I carotaggi
 

di Marcello Polastri| Mercoledì 31 Luglio 2013 | 08:10

Piazza d'Armi oggi: sopra, la città del sole, con il traffico caotico e i pedoni;  sotto, un mondo di grotte e cavità sotterranee sulle quali si muovono insistentemente, soprattutto in questi giorni, due operai. Da lunedì spostano, mattina e sera, un grande macchinario ed effettuano carotaggi: creano buchi a varie profondità per estrarre e per campionare la roccia sottostante.

LE OPERAZIONI DI SCAVO. A seguirli è l'occhio vigile di un geologo, è l'esperienza di un ingegnere.
Ma cosa stanno facendo? Domanda ricorrente per quanti attraversano la strada, da quelle parti. Obiettivo dei carotaggi: "conoscere la consistenza delle masse calcaree, capire quanto sia spessa la soletta di roccia tra l'asfalto e le vecchie cave sotterranee" affermano gli operai. Non solo: "è importante appurare l'eventuale presenza di nuovi vuoti, la zona è piena di grotte". E poi via, di nuovo quel rumore simile ad una raffica di mitra: è il rumore degli attrezzi usati per effettuare i fori, per bucare l'asfalto e andar giù a sette, otto ed anche dieci metri di profondità. "Non c'è niente da temere, lavoriamo alla risoluzione di un problema vecchissimo".
RACCOLTA DATI. Una volta estratti,  i campioni di roccia cilindrici, forniranno dati sulla presenza di roccia o di detriti, ed anche di "vuoti", sarà quindi possibile agire direttamente nel sottosuolo. In alcuni punti della piazza, scavando nel terreno, gli operai hanno individuato varie zone riempite forse nel dopoguerra con detriti. In vari settori della piazza, l'asfalto ha nascosto alla vista dei cagliaritani scarti di lavorazione della pietra usata per costruire gran parte della città murata, tra Castello e i quartieri storici. Questa roccia è la polpa di Cagliari. È il suo sostegno e la sua essenza, visibile in molte case del centro storico: la pietra cantone, color giallo paglierino e bianco avorio.
RIEMPIMENTO DEI VUOTI. Si pensa al riempimento di una vasta caverna, quella che - ricorderete - era occupata da un grande lago di acqua dolce, clorata, persa dalla rete idrica colabrodo. Riparata qualche anno fa.
CAROTAGGI. Intanto andranno avanti in questi giorni i carotaggi: ieri, gli operai lavoravano all'angolo con viale Merello, oggi davanti al bar posto al centro della piazza. Domani chissà. E ancora scavi, ancora studi.
Ancora buchi nella piazza dei buchi e che, dai "buchi", le caverne storiche forse in tempi differenti, avrebbe potuto trarre vantaggi. Invece ha avuto tanti, troppi problemi. Da risolvere.