Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Al Poetto il rimontaggio dei baretti sette chioschi sono già in spiaggia

Fonte: Sardegna Quotidiano
30 luglio 2013

LAVORI IN CORSO

 

  L’inizio della rinascita dei primi sette chioschi del Poetto parte all’alba. Con la colonnina di mercurio che segna già ventotto gradi, in una delle giornate più calde degli ultimi mesi, il braccio giallo e nero della gru preleva da dentro il recinto dell’Ippodromo il primo baretto, il verde Miraggio, alle sette e trenta. Qualche minuto a cinquanta metri d’altezza, poi la struttura viene appoggiata sopra la sua pedana, alla Sesta fermata. Il proprietario, Piero Marci, osserva in silenzio l’operazione: sembra passata una vita dal primo di tanti smontaggi, due estati fa. Tutto il lato strada del viale Poetto che dà sulla spiaggia è sbarrato dal nastro biancorosso. Qualche baretto, come l’arancione Corto Maltese, riposizionato proprio davanti all’Ippodromo, zona Settima fermata, viene portato sopra un mega camion. Con loro, tornano con vista sul mare anche il Malibù, l’Aramacao, il Bon Ton, la Dolce Vita e, nel primo pomeriggio, anche il chiosco verde del Capolinea. Il proprietario, Antonio Congera, è felice ma allo stesso tempo preoccupato: «Riaprirò venerdì, vanno sistemati i fili elettrici e l’impianto dell’acqua, non vedo l’ora di riprendere a lavorare», dice Congera, che lancia un invito a Regione e Comune: «Devono dialogare tra loro e magari sentire anche noi, per chiudere la faccenda del Pul in tempi veloci », conclude mentre torna a sistemare pacchi e scatoloni dietro il suo bancone, con trentacinque gradi buoni all’ombra. Dunque, il primo weekend di agosto vedrà il litorale con dieci baretti riaperti. Già operativi da qualche settimana Le Palmette, l’Emerson e l’Iguana. Ma l’estate del Poetto rischia di vedere l’assenza di ben nove baretti. Il rischio di altrettanti “vuoti” tra la Sella del Diavolo e il rudere dell’ex Marino c’è tutto. Mentre sulla spiaggia, ieri, sette chioschisti festeggiano e si rimboccano le maniche per tornare a vendere acqua e panini, nove loro colleghi vivono una mattina di passione, quattro ore passate tra i corridoi degli uffici dell’Urbanistica di via Nazario Sauro. «Ci hanno dato la concessione edilizia, ora chiederemo il dissequestro alla procura. Spero di rimontare il baretto entro ferragosto, sennò la stagione sarà compromessa», dice con prudenza Maria Cabras del Palm Beach. E Alessandro Cogoni, de La sella del diavolo, afferma che «ci hanno promesso che accelereranno tutte le pratiche per poter fare la conferenza di servizi anche domani». Burocraticamente parlando, dagli uffici dell’assessorato spiegano che l’iter è il seguente: i proprietari devono ottenere il documento del dissequestro del chiosco, pronto in Procura non prima di due giorni. Gli uomini di piazza Repubblica devono poi avvisare lo Sportello unico delle attività produttive, che solo a quel punto può fissare la tanto agognata conferenza di servizi. Per la data esatta, però, bisogna mettere d’accordo tutti gli enti preposti. E qui nasce il problema principe: da via Nazario Sauro, infatti, precisano che stanno lavorando senza sosta e che, seguendo la normale tabella di marcia, la tavola rotonda si può svolgere non prima dell’inizio della settimana prossima, comunque entro i primi dieci giorni di agosto. Tempistiche che, se confer mate, soffocano sul nascere le speranze dei nove proprietari dei baretti ancora parcheggiati tra i cespugli dell’Ippodromo. Lunedì prossimo, infatti, la ditta privata che con le gru o con i camion può trasportare i chioschi si ferma per le ferie. Stesso identico discorso per elettricisti e idraulici: di norma trovarne uno disponibile sotto Ferragosto è possibile quanto il sei al superenalotto.

Paolo Rapeanu

 L’INCHIESTA IN PROCURA INDAGATO L’EX SINDACO

Una scelta sbagliata, per i giudici. L’ex sindaco Emilio Floris, a due giorni dalle amministrative del 2011, firma l’or - dinanza che blocca la demolizione dei baretti. Il pm Gaetano Porcu sente l’ex primo cittadino e il dirigente Pietro Cadau lo scorso diciotto luglio: l’accusa è falso e abuso d’uffi - cio. Emerge anche che Floris viene a sapere degli ordini di demolizione dei chioschi a novembre 2009.

 ALTRI NOVE IN ARRIVO C’È L’INCERTEZZA DEL PUL

Dieci baretti già ripiazzati e gli altri nove in arrivo, male che vada entro fine agosto. I proprietari, però, hanno tra le mani un’autorizzazione edilizia data dal Comune, non una concessione. Palazzo Bacaredda non può rilasciarla, il Pul non è approvato ma è al vaglio della Regione, che ha già espresso contrarietà. Se il Pul non viene approvato entro fine anno, tutti i chioschi andranno ancora rismontati.